La camorra di Ponticelli torna a sparare.
Nel mirino dei sicari un nome noto della malavita locale: Bruno Solla, soprannominato Tatabill, di 58 anni. Associazione mafiosa, estorsioni, droga: un curriculum fitto di precedenti penali il suo, scaturito da una lunga militanza al soldo dei De Luca Bossa.
“Tatabill” è il fratello di Salvatore Solla, ras dei De Luca Bossa ucciso in un agguato il 23 dicembre 2016. Un delitto che fu interamente ricostruito dagli inquirenti, grazie ai messaggi intercettati e inviati dai telefoni “usa e getta” utilizzati dalle figure apicali del clan De Micco.
Tore ‘o sadico pagò con la vita il diniego di versare nelle casse dei De Micco la tangente rivendicata dal clan sulla piazza di spaccio che gestiva nel Lotto O, fortino del clan De Luca Bossa di cui i fratelli Solla sono sempre stati affiliati convinti e fedeli.
Nel 2017, Bruno Solla fu vittima di un violento pestaggio, scaturito secondo i rumors che serpeggiarono nel rione da una lite con alcuni familiari, quindi un episodio avulso dal contesto camorristico.
I sicari sono entrati in azione nei pressi dello stesso luogo in cui fu assassinato il fratello: a ridosso del centro scommesse che si trova ai piedi del plesso P4 del rione Lotto O, fortino del clan De Luca Bossa. Un luogo di ritrovo abituale per la maggior parte degli affiliati, lo stesso Tatabill era solito trascorrere gran parte delle sue giornate in quella zona.