Gli appassionati di moto sanno bene quanto sia importante prendersi cura dell’amata due ruote sia per poter beneficiare al meglio delle sue prestazioni, sia per evitare di sostenere spese impreviste e salate per effettuare riparazioni in seguito a guasti evitabili semplicemente prestando attenzione a piccoli accorgimenti.
Con l’arrivo della primavera, i centauri si accingono a scoprire le moto lasciate in letargo in garage durante i mesi più freddi per godere appieno di escursioni, passeggiate e gite fuori porta o semplicemente per concedersi piacevoli galoppate lungo le strade che costeggiano mari e paesaggi da sogno, in compagnia dell’adorata e inseparabile due ruote.
Proprio in questo frangente, le cattive sorprese sono dietro l’angolo. Magari avviando la moto si avvertono strani rumori meccanici o piccole anomalie alle quali difficilmente si riesce a dare una spiegazione meccanica.
Ebbene, dopo lunghi periodi trascorsi lontano dalla strada, in molti casi, la moto non vuole saperne di partire o risulta ingolfata.
Per capire le possibili cause, prima di tutto è opportuno precisare che il compito fondamentale di una frizione moto, oltre al cambio di marcia, è quello di consentire l’avvio del mezzo evitando che si muova. Tanto basta per comprendere quanto sia importante per la sicurezza di un motociclista il corretto funzionamento di questa componente.
Se la frizione è danneggiata o rotta è praticamente impossibile che una moto da posizione ferma possa avviarsi.
Inoltre, la funzione della frizione è anche quella di garantire il cambio delle marce senza creare danni al motore.
Va chiarito che la frizione è parte integrante di un insieme di pezzi che si occupano di trasmettere la potenza dal motore alla scatola del cambio, la trasmissione della potenza e la distribuzione delle forze, nonché la gestione delle varie velocità della moto è garantita dai diversi rapporti di marcia. La frizione ha una durata variabile e dipende da alcuni fattori, tra cui lo stile di guida e dal tipo di moto. Ogni moto ha una frizione adeguatamente studiata e dimensionata per il proprio motore e la potenza erogata dal motore.
Come accennato in precedenza, tra le pratiche di manutenzione da eseguire costantemente per prendersi cura della propria moto c’è il controllo e la sostituzione della frizione o dei dischi della frizione.
La durata dei dischi frizione dipende da alcuni fattori, tra i quali il tipo di motore e lo stile di guida. In media la sostituzione della frizione avviene dai 30.000 km in poi.
Nel caso in cui si riscontrano difficoltà nel cambio di marcia e il motore risulta fragoroso quando è in folle, la vostra frizione vi sta comunicando che necessita di essere sostituita. Infatti, ci sono alcuni campanelli d’allarme ai quali è opportuno prestare attenzione per capire quando è arrivato il momento di sostituire la frizione.
Per tale ragione, ti suggeriamo di prestare attenzione a questi semplici, ma fondamentali suggerimenti:
- Leva della frizione molto dura rispetto al solito.
- La frizione stacca in fondo, quindi può essere arrivata.
- Senti grattare quando cambi marcia.
- Fai fatica a cambiare le marce.
- La frizione fa rumori strani quando premi la leva della frizione.
- Percepisci degli strattoni nel momento in cui metti in moto.
- Senti un forte odore acre.
In ogni caso, per disporre di una diagnosi sicura e attendibile, ti consigliamo di rivolgerti al tuo meccanico di fiducia.