Parlare del Napoli, oggi, è un esercizio semplice ma la squadra di Spalletti merita un’attenzione particolare per comprendere il suo climax ascendente.
Si tratta di un fenomeno decisamente consolidato e non destinato a finire, questo anche per l’attenzione degli appassionati di calcio più imparziale oltre che dei tanti tifosi che la portano nel cuore.
Facciamo un bilancio: il Napoli è e rimane in zona scudetto ed ha disvelato una attitudine al consolidamento dei risultati che non stupisce gli esperti.
Il campionato, pur molto combattuto, ha confermato il talento dei Partenopei con 21 vittorie, due pari e due sole sconfitte: ciò significa che si avvicina il grande giorno in cui Spalletti potrebbe festeggiare non solo uno scudetto meritato ma una stagione di record veri e propri, peraltro meritati.
Brucia la battuta d’arresto contro la Lazio di Sarri non più tardi di venerdì scorso ma il bottino di 15 punti sulla seconda, Inter, rimane ancora rassicurante e ragguardevole.
Sicuramente le quote scudetto diventano interessanti in quanto il risultato agognato è sempre più vicino e palpabile ma c’è di più: esistono anche altri parametri su cui il Napoli sembra essere diventato interessante quali i numeri di goal segnati o il record di punti sulla seconda classificata.
L’Inter è indietro di quindici punti rispetto ai Partenopei: un record che in pochi si sarebbero aspettati. Ad oggi siamo a 65 punti vs 50 dell’Inter.
Relativamente alla sconfitta patita dalla Lazio è stato fatto notare come in tutte le partite perse di questa stagione si sia lamentata l’assenza di Mario Rui, il cui comportamento, nella partita contro l’Empoli, ha impensierito lo staff azzurro e che l’allenatore Spalletti ha giudicato “immaturo”.
Dopo la sconfitta Spalletti si è soffermato sulla prestazione del suo centrocampo ma in specifico ha comunque lodato la prestazione di Lobotka con una descrizione che rende l’idea: “Si esalta quando siamo in possesso, diventa difficile rubargli terreno e va addosso a tutti, anche ai più grossi. Ha un fisico cubico che gli permette di tener botta con chiunque. È un gran calciatore. All’Inter provammo a prenderlo in passato ma per questioni di fair play non riuscimmo a procedere; che poi l’abbia notato uno sveglio come Giuntoli conferma che non era una semplice intuizione ma un giocatore che era sulla bocca di tutti”.
Si conferma uno dei migliori, completando il quadro di una squadra micidiale per tutti ma, secondo alcuni, un calciatore da record per resistenza e controllo della palla, definito un Kolossal del campionato.