• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
lunedì, 15 Settembre, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Il settore Home Restaurant cresce e si appella al Governo: Chiediamo  diritti e dignità

Redazione Napolitan di Redazione Napolitan
21 Febbraio, 2023
in News
0
Il settore Home Restaurant cresce e si appella al Governo: Chiediamo  diritti e dignità
Share on FacebookShare on Twitter

Alla luce del forte dibattito che si è sollevato negli ultimi giorni in merito agli Home Restaurant, Gaetano Campolo Ceo della Home  restaurant Hotel srl piattaforma che raduna oltre 700 Home Restaurant  in regola in oltre 100 città risponde alle numerose domande sollevate con delle considerazioni che speriamo possano fornire delucidazioni e spunti di ragionamento.
La Home Restaurant Hotel srl nel 2015 nasce per dare diritti e dignità a chi vuole svolgere questa attività in modo legale. Gli associati, infatti, hanno tutti regolarmente comunicato la loro attività alla Questura di competenza, in quanto la Home  Restaurant Hotel srl mette a disposizione un ufficio sbrigo pratiche, rispettando il Parere del Ministero dell’Interno del 1 febbraio 2019, a marchio Home Restaurant Hotel prima di mandare online e quindi offre un servizio pubblicitario a commissione zero  rispettando il bollettino Antitrust dell’Aprile 2017.

ADVERTISEMENT

Partiamo dal principio: cosa è un Home Restaurant?

Un ​Home Restaurant è uno spazio, normalmente privato, che grazie  all’iniziativa e l’intraprendenza di chi ama cucinare diventa luogo  d’incontro occasionale per amici, viaggiatori o semplicemente  sconosciuti che hanno interesse a condividere ricette, sapori  autentici e specialità oltre che sperimentare una nuova occasione di  socialità.
L’Home Restaurant è, a tutti gli effetti, un comparto della cosiddetta Industria 4.0 e nello specifico, un’espressione del “Social Eating”.

E’ possibile nel nostro ordinamento avviare un Home Restaurant?

L’Iniziativa economica è una libertà tutelata dalla Costituzione  Italiana all’Art. 41 che recita: l’’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto  con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla  libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i  controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata  possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali – cfr. art.43.
La norma in esame riconosce e allo stesso tempo legittima l’iniziativa  economica privata.
Il secondo comma introduce dei limiti alla libera iniziativa economica  dati dai principi dell’utilità sociale e dalla necessità di garantire  la sicurezza, la libertà e l’iniziativa umana.
Il terzo comma impone allo Stato di adottare misure legislative che  garantiscano il raggiungimento dei fini che si propone lo stesso  articolo 41 della Costituzione.
Da questa norma discendono sui cittadini diritti ed obblighi da rispettare.
Per quanto concerne il versante dei diritti, dall’articolo 41 derivano  una serie di facoltà pacificamente riconosciute dall’ordinamento  giuridico.
Gli individui hanno la facoltà di poter scegliere l’attività economica  da intraprendere; ovviamente ciò non esclude che l’iniziativa debba  sottostare a condizionamenti amministrativi riguardanti diversi  profili dell’attività.
Il se può essere previsto un controllo d’idoneità del candidato ad  una certa attività.
Il come può essere previsto l’inserimento dell’impresa in un settore  soggetto a specifici controlli pubblici.
Il dove può essere prevista l’esclusione di certe attività in  determinate zone per la tutela di altri diritti più a rischio, come ad  esempio quello ambientale.
Allo stesso modo è costituzionalizzata la facoltà di reperire  investimenti e di organizzare le risorse dell’attività.
E’ altresì riconosciuta la facoltà di portare avanti le attività  lecitamente iniziate per tutelare il singolo ma anche il libero  mercato e la concorrenza, con una particolare attenzione agli obblighi  assunti con l’adesione all’Unione Europea.
Infine, dall’art. 41 della costituzione ne discende la facoltà di  richiedere un compenso congruo per i beni ed i servizi prestati,  purché giustificato dai costi sostenuti.
Nessun operatore economico deve essere danneggiato o costretto ad  uscire dal mercato perché altri abusano della loro posizione dominante.
Grazie alla tutela riconosciuta a ciascuno dall’Art. 41 della  Costituzione, se un’attività economica non è ancora coperta da una  fonte avente rango di Legge Ordinaria, questa situazione di vuoto  normativo non si traduce automaticamente in un divieto di poter  avviare tale attività.
Lo Stato, solo nel momento in cui se ne verifichino i presupposti,  potrà vietare o limitare alcune attività economiche.
Si noti inoltre che con l’ingresso nell’Unione Europea, l’Italia ha  ceduto una parte significativa dell’iniziativa economica che le era  riservata a vantaggio di questo Comunità sovrastatale.
L’Unione Europea ha più volte esortato l’Italia ad intraprendere delle  azioni favorevoli al settore degli Home Restaurant.

L’UE guarda alla Sharing Economy, ma l’Italia volta le spalle.

Gli Home Restaurant sul territorio italiano sono fioriti in modo  spontaneo. Si è assistito a una loro crescita esponenziale,  affermandosi appieno come realtà economica (si stimano 14.000 Home  Restaurant su tutto il territorio).
Quanto avvenuto in Italia riflette il naturale percorso che queste  realtà economiche hanno intrapreso non solo sul nostro territorio, ma  a livello mondiale.
La Sharing Economy è un fenomeno che si pone come naturale risposta  alle nuove esigenze economiche di un tessuto sociale in cambiamento!
Concentrandoci sul continente europeo, esempio rilevante non solo per  vicinanza geografica ma soprattutto per i vincoli a cui l’Italia  soggiace facendo parte dell’UE, si possono osservare paesi come la  Francia dove la realtà degli Home Restaurant è pienamente affermata.
In tal senso è doveroso aprire una digressione sull’Agenda​ ​Europea​  sull’​Economia​ ​Collaborativa (Sharing Economy)
https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/A-8-2017-0195_IT.html
La​ ​Commissione​ ​Europea​ ​ritiene​ ​che​ la Sharing Economy​ ​darà  un ​contributo rilevante ​alla​ ​crescita​ ​dell’economia dell’Unione​  ​Europea e che andrà a integrare un importante vantaggio per​ ​i​  ​Consumatori​ che potranno così accedere a ​ ​nuovi​ ​servizi e ad  un’offerta​ ​più​ ​ampia​ ​a​ ​prezzi​ ​più​ ​competitivi.

Allo​ ​stesso​ ​tempo,​ queste nuove forme di economia​ ​solleva​no  ​questioni sulla loro applicazione​ ​nel​ ​quadro​ ​normativo​  ​vigente. ​

L’Industria 4.0 mette in crisi le definizioni tradizionali: ​ ​le  distinzioni​ ​tra​ ​consumatore​ ​e​ ​prestatore​ ​di​ ​servizi,​  ​lavoratore​ ​subordinato​ ​e​ ​autonomo ​si sono sempre di più  assottigliate creando una iniziale​ ​incertezza sulle​ ​norme​  ​applicabili.

Questa iniziale incertezza, ormai superata da tantissimi stati europei  in cui l’attività di Home Restaurant è riconosciuta, in Italia è stata  incancrenita sia da approcci​ ​divergenti​ ​da​ parte di diversi  organi statali e locali, sia dalle associazioni private di categoria  che invece che rispondere adeguatamente a queste nuove realtà  economiche non hanno fatto altro che impedirne la crescita creando  ancora più confusione a scapito non solo degli Home Restaurant, ma  anche dei loro stessi associati.

I Disegni di Legge ed i tentativi di Normazione della Disciplina

Nel corso degli anni si sono avvicendati diversi disegni di legge in  materia di Home Restaurant ma nessuno di questi è riuscito a  trasformarsi in legge.
Tra i progetti di legge sull’Home Restaurant, quello dell’onorevole  Minardo, il n. 3258 del 28/07/2015 unitamente ai disegni n.  3337-3725-3807, è stato approvato il 17 gennaio 2017 dalla Camera nel  testo unificato n. 2647.
Tale disegno di legge però subisce la dura bocciatura dell’Autorità  Garante della Concorrenza e del Mercato, pubblicata a pag. 39 del  Bollettino N. 13/2017, e difatti non è mai stato approvato al Senato.
Il Garante difatti ha osservato che “il legislatore intende introdurre nell’ordinamento giuridico italiano  una disciplina dell’attività di ristorazione in abitazione privata  (home restaurant), la quale, nell’ambito dei servizi partecipati che  compongono la sharing economy, risulta essere in forte espansione  anche nel nostro Paese, per la forte propensione, soprattutto delle  nuove generazioni, ad aprire la propria casa e a condividere la  cultura enogastronomica nostrana”.
PP. 39 SS. Bollettino 13/2017 – AGCM
Secondo il Garante per la Concorrenza nel disegno di legge n. 2647 il  legislatore “introduce limitazioni all’esercizio dell’attività di home  restaurant che non appaiono giustificate”.
Da sottolineare come il Garante non fa altro che rispettare le  previsioni di legge del nostro ordinamento e le norme dell’Unione  Europea​ per la quale ​i​ ​prestatori​ ​di​ ​servizi​ ​possono​  ​essere​ ​subordinati​ ​ai​ ​requisiti​ ​di accesso​ ​al​ ​mercato​  ​o​ ​ad​ ​altri​ requisiti/oneri/limitazioni,​ ​come​ ​i​ ​requisiti​  ​di​ ​licenza,​ ​soltanto​ ​se​ ​tali​ ​requisiti sono​ ​​non​  ​discriminatori,​ ​necessari​ ​per​ ​conseguire​ ​un​ ​obiettivo​ ​di​  ​interesse​ ​generale​ ​e proporzionati​ ​rispetto​ ​a​ ​tale​  ​obiettivo​​, ossia ​non​ ​possono imporre​ ​più​ ​obblighi​ ​di​  ​quanto strettamente​ ​necessario.
Divieti​ ​assoluti​ ​e​ ​restrizioni​ ​quantitative​ ​all’esercizio​  ​di​ ​un’attività​ ​costituiscono​ ​misure gravi​ da​ ​applicarsi  ​solo​ ​nel caso in cui ​non​ ​sia​ ​possibile​ ​conseguire​ ​un​  obiettivo legittimo di​ ​interesse​ ​generale​ ​con​ ​una​  ​disposizione​ ​che sia meno​ ​restrittiva.
Inoltre,​ ​nel​ ​caso​ ​di​ ​in​ ​cui​ ​il​ ​diritto​ ​di uno Stato  Membro​ preveda​ ​legittimamente​ ​che i​ ​prestatori​ ​di​ ​servizi​  ​debbano ottenere​ ​un’​autorizzazione​,​ è lo Stato che deve  ​provvedere a garantire condizioni chiare proporzionate ed obbiettive.

Di cosa ha bisogno il settore?

Tutto questo si traduce nell’obbligo per lo Stato Italiano, nel caso  in cui prevedesse di subordinare l’attività di Home Restaurant  all’ottenimento di permessi, licenze o altro, di stabilire procedure  trasparenti​ ​e​ ​non​ ​indebitamente​ ​complicate​. Inoltre lo Stato  ha​ anche l’onere di prevedere che queste procedure abbiano ​costi​  ​ragionevoli​ ​e​ ​proporzionati al tipo di attività ​, oltre​ ​che  rapide​ ed​ ​assoggettate​ al​ ​principio​ ​amministrativo  dell’approvazione mediante​ ​silenzio​ ​assenso.
Nonostante il fallimento di questo DDL definitivamente considerato non  adeguato, i tentativi di regolamentare il settore sono continuati: il  12 luglio 2018 la deputata del Pd Sara Moretto ha presentato un nuovo  progetto di legge ordinaria intitolato “Disciplina dell’attività di  Home Restaurant”. Anche questa proposta, tuttavia, non è sfociata in  un provvedimento legislativo vero e proprio ed è rimasta abbandonata.

Il Parere del Ministero dell’Interno

Il settore dell’Home Restaurant ha conosciuto un’importante svolta  grazie al parere del Ministero dell’Interno ottenuto per il tramite  della Questura di Reggio Calabria.

Con una grande apertura per il settore, recependo gli indirizzi e le  sollecitazioni dell’Unione Europea, il 1° Febbraio del 2019 il  Ministero dell’Interno ha escluso che l’Home Restaurant possa essere  ricondotto alla Ristorazione classica, con conseguenze importanti per  la disciplina dell’attività.

Difatti, l’attività di Home Restaurant presenta caratteristiche ben  individuate:
1. Lo svolgimento dell’attività in un ambiente non adibito ad  esercizio pubblico

2. Il rivolgersi dell’attività ad un tipo particolare di pubblico c.d.  “distinto” ossia che arriva all’Home Restaurant solo su prenotazione

3. L’occasionalità dell’attività, il che in mancanza di disposizioni  precise di legge deve tradursi nel dato di 3 aperture settimanali.

Le caratteristiche dell’attività di Home Restaurant
Lo stesso parere chiarisce che, sussistendo questi presupposti, l’Home  Restaurant è un’attività che non soggiace alla normativa prevista per  la ristorazione classica.
Questo però non esclude che gli Home Restaurant, costituendo punti di  interesse rilevanti sul territorio, debbano essere opportunamente  segnalati alla Pubblica Sicurezza con specifica dichiarazione ex art.  16 del TULPS.

Il Caso.

 La Sentenza N. 139/2019 del Giudice di Pace di San Miniato
Per il momento la questione degli Home Restaurant è stata raramente  trattata dalle corti italiane. La pronuncia più recente, e postuma  rispetto il parere del Ministero dell’Interno, è la N. 139/2019 del  Giudice di Pace di San Miniato.
Nel caso specifico, il Giudice ha condannato il Comune di Montopoli  che aveva emanato una ordinanza di chiusura per un Home Restaurant con  relativa multa.
All’Homer veniva contestato l’avvio di un Home Restaurant senza aver  presentato la pratica di SCIA.
Il Giudice di Pace riconosce la mancanza di necessità di presentazione  di SCIA per l’apertura di un Home Restaurant.

Gli Home Restaurant evadono le tasse?

Una delle critiche più frequentemente mosse nei confronti degli Home  Restaurant è quella di essere delle realtà economiche “sommerse” che  evadono le tasse eludendo le normative.
Non è prevista nel nostro ordinamento una disciplina specifica per il  comparto, ma anche in questo caso una lacuna non si traduce
automaticamente in illegalità.
Difatti, occorre far riferimento al regime fiscale previsto nel nostro  ordinamento per i “Redditi Occasionali”.

La disciplina delle Prestazioni Occasionali
Quando l’attività lavorativa è occasionale, saltuaria o di ridotta  entità si parla di prestazioni occasionali ex. art. 54-bis del Decreto  legge n. 50/2017, convertito dalla Legge n. 96/2017.
La prestazione occasionale è caratterizzata da un limite economico ben  individuato di 5.000€ nel corso di un anno civile.
Nel caso in cui il prestatore rientri in una di queste categorie:  pensionati, studenti fino ai 25 anni, disoccupati e percettori di  prestazioni di sostegno al reddito, il limite massimo netto sale a  6.666€
L’Home Restaurant dovrà altresì rilasciare Ricevuta, alla quale dovrà  essere apposta Marca da Bollo del valore di 2€ nel momento in cui  superi la somma di 77,47€.
Home Restaurant Hotel fornisce a tutti i propri Homers iscritti un  format di ricevuta utilizzabile.
Gli Home Restaurant difatti devono conservare evidenza delle spese  sostenute per l’attività di Social Eating; tali spese dovranno essere  sottratte dalle entrate percepite ed il netto così ottenuto dovrà  essere opportunamente dichiarato in apposita sezione della  Dichiarazione dei Redditi.

Per concludere Gaetano Campolo Ceo della Home restaurant Hotel srl ha  lanciato una Petizione su Change Chiediamo una Legge per il settore  Home Restaurant rivolta al Consiglio e che vede in meno di due mesi  quasi 800 firme.
La Home Restaurant Hotel srl vorrebbe prima di tutto creare un tavolo  tecnico per risolvere questa annosa questione con una legge che  farebbe accedere ai fondi europei per l’Italia e per  internazionalizzare il progetto in quanto ci sono arrivate richieste  perfino dal SudAfrica e con i fondi per l’internazionalizzazione  promuoverci in mercati come quello americano o  Australiano, per un  sito dal dominio Home Restaurant Hotel  sarebbe naturale oltre che  dare una seria opportunità non solo agli italiani ma a tutti i  cittadini del mondo.
Dato di fatto è che con altri domini si fa molta più fatica spendendo  molte più risorse come sta accadendo, senza tanto successo, in questi  anni in Italia sempre ai danni del settore Home Restaurant.

Per maggiori informazioni www.homerestauranthotel.com

Petizione Change
https://www.change.org/p/chiediamo-una-legge-per-il-settore-home-restaurant

ADVERTISEMENT
Prec.

Estorsione del 10% all’aggiudicatario di un immobile: arrestati due affiliati al clan Amato-Pagano

Succ.

Le slot più romantiche a tema San Valentino

Può interessarti

Da Ponticelli ad Acciaroli per spacciare droga nella terra di Angelo Vassallo
News

Fondazione Pol.i.s. e Associazione Emergenza Legalità parte civile nel processo per l’omicidio di Angelo Vassallo

12 Settembre, 2025
«Non siamo una discarica sociale»: le famiglie dell’ex Motel Agip occupano il comune per protesta contro lo sgombero
In evidenza

«Non siamo una discarica sociale»: le famiglie dell’ex Motel Agip occupano il comune per protesta contro lo sgombero

11 Settembre, 2025
Salta il convegno “Falafel e democrazia” a Capodimonte: polemiche per la presenza di Olmert
News

Salta il convegno “Falafel e democrazia” a Capodimonte: polemiche per la presenza di Olmert

11 Settembre, 2025
Foto di un richiedente asilo diffusa sui social: il caso Borrelli e il nodo tra cronaca, dignità e diritti
In evidenza

Foto di un richiedente asilo diffusa sui social: il caso Borrelli e il nodo tra cronaca, dignità e diritti

10 Settembre, 2025
Foto di un richiedente asilo diffusa sui social: segnalato al Garante della Privacy l’onorevole Borrelli
In evidenza

Foto di un richiedente asilo diffusa sui social: segnalato al Garante della Privacy l’onorevole Borrelli

10 Settembre, 2025
“Siate influencer della legalità”, il Generale La Gala lascia il comando della Legione Carabinieri “Campania”
News

“Siate influencer della legalità”, il Generale La Gala lascia il comando della Legione Carabinieri “Campania”

8 Settembre, 2025
Succ.
Il settore Home Restaurant cresce e si appella al Governo: Chiediamo  diritti e dignità

Le slot più romantiche a tema San Valentino

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Per non dimenticare: oggi Francesco Pio Maimone avrebbe compiuto 21 anni

Per non dimenticare: oggi Francesco Pio Maimone avrebbe compiuto 21 anni

di Redazione Napolitan
14 Settembre, 2025
0

Oggi, in questo giorno che avrebbe dovuto essere di gioia, cele­briamo il 21° compleanno di Francesco Pio “Checco” Maimone, un...

Concorsi pubblici per 18.000 assunzioni in scadenza tra Agosto e Settembre

Concorsi pubblici 2025 per giovani under 30: agevolazioni e bandi dedicati 

di Redazione Napolitan
14 Settembre, 2025
0

Perché i concorsi pubblici rappresentano un’opportunità unica per i giovani  Negli ultimi anni i concorsi pubblici hanno assunto un ruolo...

Il 19 marzo, in anteprima al Teatro San Carlo di Napoli il docu-film su Pino Daniele

Napoli canta con Pino Daniele: grande tributo in piazza del Plebiscito per i 70 anni del nero a metà

di Redazione Napolitan
13 Settembre, 2025
0

La città si prepara a vivere una serata indimenticabile. Il prossimo 18 settembre, in Piazza del Plebiscito, andrà in scena...

Napoli, il bilancio dei controlli dei carabinieri tra le strade della movida

Napoli: carabiniere investito a Chiaia durante i controlli tra le strade della movida

di Redazione Napolitan
13 Settembre, 2025
0

Notte di controlli serrati per i Carabinieri della Compagnia Napoli Centro, supportati dal Nucleo Radiomobile e dal Reggimento Campania, impegnati...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?