La famiglia/clan De Martino festeggia una scarcerazione eccellente: è tornato in libertà Giuseppe De Martino, figlio del ras Francesco alias “Ciccio ‘o pazzo” e di Carmela Ricci, nonchè fratello di Antonio soprannominato “XX”, killer ergastolano e di Salvatore, l’erede della cosca chiamato ad ereditare le redini del clan di famiglia quando non aveva ancora raggiunto la maggiore età, nel momento storico più delicato e difficile dell’organizzazione di cui i De Martino seguitano ad essere parte attiva.
L’ennesima scarcerazione eccellente concorre a rinsaldare l’egemonia dei De Micco-De Martino a Ponticelli che dopo Fabio Riccardi, riabbracciano un altro elemento di spicco della cosca.
Giuseppe De Martino, classe 1990, fu arrestato a marzo del 2015 e condannato, insieme ad una dozzina di persone, ritenute responsabili delle cruente estorsioni perpetrate ai danni di diversi commercianti del quartiere, avvenute negli anni in cui, a suon di intimidazioni, pestaggi, minacce e raid, i De Micco tentavano di affermare la propria egemonia criminale a Ponticelli.
Dopo aver scontato la pena, il secondo dei figli del ras Francesco, è tornato nuovamente a piede libero, in un momento storico assai propizio per favorire l’ascesa del clan “Bodo-XX”. Una scarcerazione che, infatti, concorre a consolidare e non poco il clan attualmente egemone a Ponticelli e che matura in un momento assai propizio per i De Micco-De Martino.
Il clan fondato dal ras Francesco, allo stato attuale, può beneficiare del supporto di due figli su tre. L’unico rampollo mancante all’appello è il killer Antonio “XX” De Martino, condannato all’ergastolo per omicidi eccellenti che hanno concorso a consacrare l’egemonia dei De Micco-De Martino a Ponticelli.
Trattandosi di una famiglia di primo ordine, fortemente compenetrata nel contesto malavitoso, il ritorno a Ponticelli del fratello di “XX” non poteva di certo passare in sordina.
In tanti temono che il clan, galvanizzato dall’ennesima recente scarcerazione, possa dare il via ad un’escalation di violenza per riaffermare, senza indugi, la propria egemonia sul territorio e regolare vecchi conti in sospeso con altre organizzazioni operanti a Ponticelli.