Lo scorso 23 luglio, in un appartamento al quarto piano dell’isolato 9 del Rione De Gasperi di Ponticelli, poteva consumarsi una tragedia.
In un appartamento abitato da un 83enne non autosufficiente, il solaio di una stanza è franato bruscamente. Pochi istanti prima del crollo, la nipotina dell’anziana era intenta a giocare proprio in quella camera.
Sono ancora scossi i parenti dell’anziana, quando ricordano quei concitati momenti e faticano a parlarne senza cedere all’emozione e alla paura.
In quella casa, l’anziana vive da sempre. Nello stesso palazzo abitano anche le sorelle e le nipoti che si prendono cura di lei. La donna, affetta da embolia polmonare e alla quale è stato asportato un rene, non è autonoma, ha bisogno di cure ed assistenza, non può permettersi una badante, pertanto non potrebbe vivere lontano dal benevolo e vigile sguardo dei familiari che vegliano su di lei e materialmente si prodigano per accudirla.
Una premessa necessaria per consentire di comprendere le motivazioni che hanno spinto l’anziana a rifiutare lo spostamento in un altro alloggio popolare, nella periferia nord della città di Napoli.
Infatti, dopo l’intervento dei vigili del fuoco che, come da prassi, hanno provveduto a mettere in sicurezza la stanza, limitandosi a picconare la porzione di solaio che non si era ancora distaccata, la Napoli Servizi, l’ente che per conto del Comune di Napoli si occupa della manutenzione degli alloggi di edilizia popolare, ha stimato l’impossibilità di porre in essere un intervento di ripristino del solaio franato, prospettando all’anziana un’altra soluzione: abbandonare quell’alloggio fatiscente per trasferirsi in un’altra casa di proprietà del comune, sita a Miano, quartiere dell’area Nord di Napoli. Un appartamento collocato al quarto piano senza ascensore, spiegano i familiari dell’anziana, che pertanto presentava delle caratteristiche incompatibili con lo stato di salute dell’ultraottantenne che, per giunta, si sarebbe vista costretta a rinunciare anche all’assistenza di cui necessita quotidianamente da parte dei familiari che si prendono cura di lei.
Motivo per il quale ha rifiutato l’alloggio e per Napoli Servizi la pratica si può considerare archiviata.
Contattati tramite Pec dalla nostra redazione, lai Napoli Servizi, nella persona del Dirigente dell’area tecnica manutentiva, l’architetto Ferdinando Balzamo, ha dichiarato quanto segue: “a seguito di un sopralluogo e di una relazione tecnica, che hanno evidenziato l’impossibilità di un intervento parziale di messa in sicurezza, gli uffici comunali hanno convocato l’utente in questione per proporgli la sistemazione in nuovo alloggio, ma l’utente ha rifiutato”.
Non si tratta di un caso isolato.
Anche nell’androne dell’isolato 9, l’edificio in cui vive l’anziana, così come comprovano le foto inviate dai residenti in zona, si sta verificando una situazione analoga. Lo stesso vale per altri appartamenti ed altri edifici del rione costruito nel secondo dopoguerra.
In merito alla dilagante situazione di degrado che si rileva nel rione più datato dell’intera città di Napoli, il dirigente dell’area tecnica manutentiva della Napoli Servizi ha precisato quanto segue: “data la particolare situazione in cui versa il Rione De Gasperi di Ponticelli, il Comune di Napoli sta portando avanti un progetto di recupero urbano dell’area. Pertanto, se avesse bisogno di maggiori informazioni a riguardo può rivolgersi agli uffici comunali che stanno seguendo il piano di riqualificazione.”
Peccato che, allo stato attuale, dagli uffici comunali preposti non ci è pervenuta nessuna risposta.