Villa Literno (CE), 29 settembre 2002 – Il 24enne Giuseppe Rovescio viene ucciso in Via Chiesa, da due sicari appartenenti al clan Tavoletta-Cantiello, gruppo nemico dei Bidognetti, i due clan che in quel momento sono in guerra per contendersi il controllo della zona.
Giuseppe resta vittima di un clamoroso scambio di persona. I due sicari erroneamente lo confondono con un rivale a causa dei suoi capelli lunghi. Nell’agguato rimane ferito anche il fratello Simeone.
Nel 2008 vengono arrestati i responsabili della sparatoria: si tratta di Nicola Fiore e Massimo Ucciero. Il 16 gennaio 2012 Fiore e Ucciero sono stati condannati all’ergastolo come esecutori materiali del delitto.
Il giovane operaio faceva parte del comitato organizzatore del Carnevale liternese e in sua memoria ricorre, annualmente, il “Memorial Giuseppe Rovescio”, torneo di calcio dedicato a bambini e ragazzi.