Dopo le polemiche scaturite dal divieto di consumare cibi e bevande portate da casa da parte di uno stabilimento balneare nel napoletano, un’altra polemica infiamma la rovente estate in corso.
Il titolare di uno stabilimento balneare ha infatti chiesto una sorta di pedaggio per consentire ai bagnanti di accedere alla spiaggia libera. E’ successo a Gaeta dove alcuni bagnanti si sono rivolti alla Guardia di Finanza per denunciare l’accaduto.
I bagnanti infatti hanno segnalato al 117 l’imposizione “ad personam”, a titolo di “pedaggio” da parte del proprietario del lido, del pagamento di una somma di denaro oscillante tra i due/tre euro per l’accesso alla spiaggia libera. A quel punto, le fiamme gialle hanno deciso di intervenire.
L’attività di controllo dei Militari ha in effetti consentito di riscontrare effettivamente quanto segnalato, appurando l’impossibilità per l’utenza di fruire liberamente e gratuitamente dell’area demaniale marittima.
Gli accertamenti sui contenuti dell’accordo di convenzione tra parte pubblica e privata, nonché gli approfondimenti giuridico-normativi di settore e le ricognizioni in loco, hanno permesso ai militari operanti di riscontrare, oltre alla cennata imposizione di un “pedaggio” per la discesa a mare anche l’esecuzione di “opere” di delimitazione e sbarramento, idonee, ad ostacolare la libera fruizione del bene demaniale, impedendone il godimento al pubblico che non poteva raggiungere la spiaggia.