Una favola dei tempi moderni che narra dell’atto di ribellione di una donna che non ha assecondato la volontà degli estorsori che si erano presentati presso la sua pasticceria per battere cassa, rivendicando il pagamento di una tangente, e li ha fatti arrestare.
E’ accaduto nel comune napoletano di Qualiano, protagonista la proprietaria di una pasticceria ristrutturata di recente, già sopraffatta dai tanti sacrifici che i commercianti sono costretti a fronteggiare per contrastare la crisi economica introdotta prima dall’emergenza covid e poi dalla guerra tra la Russia e l’Ucraina. ristrutturazione alla pasticceria della quale è proprietaria che le avrebbe permesso – questa è la speranza – di guardare il futuro positivamente.
Quando la 31enne si è trovata dinanzi alla richiesta estorsiva avanzata da un uomo entrato nel suo locale, non ha avuto subbi sul da farsi.
“Mille euro per gli amici di Qualiano”. L’appuntamento per riscuotere la quota era fissato per l’indomani mattina. La giovane donna ha fatto sì che il coraggio prevalesse sulla paura ed ha allertato i carabinieri. I militari della locale stazione si sono così organizzati per fare in modo che all’incontro ci fossero anche loro.
L’uomo è stato quindi bloccato e arrestato. Si tratta del 56enne giuglianese Ciro Di Meo, contiguo al clan De Rosa. L’arrestato è ora nel carcere di Secondigliano a disposizione dell’Autorità giudiziaria e risponderà di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e dalle finalità mafiose.