Ponticelli si risveglia nell’incubo della faida, malgrado il fermo che alle prime luci dell’alba ha tradotto in carcere i responsabili del raid avvenuto a viale Margherita lo scorso 2 luglio.
Contestualmente all’operazione dei carabinieri che ha depauperato il clan De Luca Bossa di tre pedine fondamentali, in via Eugenio Montale, nel Rione Fiat, fortino del clan De Martino, è avvenuto il duplice omicidio di due persone.
Si tratta di Antimo Imperatore, classe 1966, e del 29enne Carlo Esposito, detto “Carlone”, tornato in libertà di recente, cognato di Ciro Uccella e vicinissimo a Salvatore De Martino detto “XX”.
L’omicidio è avvenuto in un appartamento, uno dei due è stato raggiunto dai sicari ed ucciso sull’uscio della porta. Una dinamica che lascia presagire che si sia trattato di una “trappola”, forse un finto appuntamento voluto per stanare i due. Una circostanza che ben si presta a diverse ipotesi investigative, dall’epurazione interna all’incursione armata dei rivali riconducibile alla faida in corso per il controllo del territorio.
In particolare, Esposito, negli ultimi tempi bazzicava tra i personaggi di primo ordine contigui al clan De Micco.
Sul posto i carabinieri ai quali spetterà indagare per ricostruire la dinamica dell’omicidio e lo scenario nell’ambito del quale è maturato.