Nella mattinata odierna, lunedì 25 aprile, nelle province di Napoli, Caserta, Avellino e Cosenza, i militari Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Castello di Cisterna hanno eseguito una misura cautelare personale e reale (27 provvedimenti restrittivi di cui 23 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e il sequestro preventivo di un autonoleggio), emessa dal G.i.p. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettanti indagati gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa, associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio, detenzione illegale di armi, estorsione, ricettazione e trasferimento fraudolento di valori.
L’attività investigativa, svolta dal citato Nucleo Investigativo dal dicembre 2018 al novembre 2021 con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha consentito, in sintesi, di documentare l’operatività di un’associazione camorristica denominata “167”, radicata nel comune napoletano di Arzano e nelle aree limitrofe, sorta in seguito alla scissione dal clan Amato-Pagano, radicato nella zona a nord di Napoli.
L’attività investigativa ha anche documentato l’attività di tre piazze di spaccio di cocaina, eroina, crack, marijuana e hashish, attive nel comune di Arzano, oltre a molteplici episodi estorsivi perpetrati ai danni dei commercianti arzanesi.
Sequestrato anche un autonoleggio, intestato fittiziamente a un prestanome e di fatto gestito da un indagato.
Nel corso delle indagini sono scattate le manette anche per un latitante, elemento di spicco della malavita lcoale e sono state sequestrate armi e droga: 2 kg di hashish, più di un etto di cocaina e un revolver.
Tra gli altri, sono stati raggiunti dall’ordinanza:
Napoleone Renato (classe 1983);
Cristiano Pietro (classe 1964);
Cristiano Pasquale (classe 1989);
Monfregolo Giuseppe (classe 1988);
Monfregolo Mariano (classe 1982);
Mormile Vincenzo (classe 1992).