Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e membro del Comitato tecnico scientifico (Cts), Silvio Brusaferro, ha commentato i dati scaturiti dalla Cabina di Regia in relazione alla pandemia Covid. La situazione appare particolarmente positiva: a partire dal prossimo lunedì 28 marzo, infatti, l’Italia tornerà a colorarsi completamente di bianco.
Nella giornata di venerdì 25 sono stati comunicati 75.616 nuovi contagi a fronte degli 81.811 di giovedì 24. Per la prima volta dopo giorni, quindi, è stato riscontrato un trend in discesa.
Il recente rallentamento della curva epidemica in Italia è stato commentato in collegamento video dal presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro. L’esperto, infatti, ha osservato: “L’incremento della curva dei nuovi casi in Italia tende a decrescere in questa fase, così come anche in alcune parti dell’Europa. La circolazione del virus resta più elevata nei giovani under 19”.
Brusaferro, poi, ha sottolineato che il numero dei cittadini che non hanno ancora aderito al ciclo vaccinale resta stabile. Lo stesso atteggiamento è stato riscontrato tra gli under 80 che dovrebbero fare la dose booster ma non hanno ancora prenotato il vaccino.
Il presidente dell’ISS, infine, ha affermato: “La curva in questi giorni comincia leggermente a piegare e questo probabilmente può essere un segnale positivo rispetto all’andamento di questa fase”.
Nel corso del suo intervento a Due anni in trincea. La pandemia e la società italiana organizzato dalla fondazione Cesifin e dall’associazione Neodemos alla fondazione Stensen, Silvio Brusaferro ha anche voluto rapidamente ripercorrere gli ultimi due anni vissuti all’insegna della pandemia da un punto di vista numerico. L’esperto, infatti, ha dichiarato: “Alcuni numeri: 474 milioni di casi Covid in tutto il mondo ma soprattutto 11 miliardi di dosi di vaccino somministrate. È una cosa straordinaria, non è mai successo nella storia dell’uomo che in tempi così brevi si riesca a pensare un vaccino, testarlo, produrlo e diffonderlo con la logistica e renderlo disponibile a miliardi di persone – e ha aggiunto –. In Italia, abbiamo messo a disposizione e somministrato di media 700mila dosi al giorno, è uno sforzo importante, serve flessibilità”.
Sui progressi compiuti nel settore dell’analisi epidemiologica, infine, il presidente dell’ISS ha evidenziato: “Per la prima volta nel nostro Paese riusciamo a mettere a regime un sistema di monitoraggio per un periodo molto lungo. Quando siamo partiti nel 2020 avevamo una produzione risibile, pochissime aziende, con quantità produttive largamente insufficienti, in un tempo breve con gli incentivi governativi siamo riusciti ad avere 643 aziende che producevano mascherine certificate”.