Marciapiedi dissestati e ricoperti di erba incolta che rendono impossibile il transito ai pedoni, rifiuti molto spesso ammassati che fungono da richiamo per i topi: si presenta così la strada che conduce alla stazione della circumvesuviana di Ponticelli.
Una stazione in balia del degrado e dell’incuria che nel 2019 è stata oggetto di un progetto di riqualifica che ha portato alla realizzazione di un’opera di street art che adorna l’entrata. Altri disegni sono stati realizzati per abbellire le mura interne. Un’opera voluta per conferire un respiro di rinascita e restituire dignità e decoro ad una periferia in cui l’abbandono e la mancanza di manutenzione da parte dell’amministrazione comunale si denotano ad ogni angolo di strada.
Allo stato attuale, l’imponente murales che rappresenta la natura e la sua forza, è costellato da una serie di graffiti che concorrono ulteriormente a deturpare la strada che conduce alla stazione. Oltre le opere di street art, nel 2019, la stazione è stata oggetto di una completa riqualificazione da parte della impresa titolare di regolare contratto di manutenzione ai fabbricati. In particolare, i lavori hanno riguardato: rifacimento intonaci e pitturazione del fabbricato viaggiatori e dei muri laterali banchine; rifacimento della pensilina per il riparo dalla pioggia, ripristino struttura del sovrappasso pedonale, rifacimento corrimano ed installazione antiscivolo scalini; installazione tabella nuova identità visiva di EAV. Mentre la manutenzione del manto stradale e il diserbo restano due opere perennemente incompiute. Impossibile per i pedoni percorrere il marciapiede costeggiato dalle auto in sosta e letteralmente invaso dalle alte sterpaglie di erba incolta tra le quali potrebbe celarsi qualsiasi cosa. Anche e soprattutto delle siringhe, in virtù della vicinanza della stazione alla piazza di spaccio più gettonata del quartiere che si trova nel vicino isolato 2 del Rione De Gasperi. L’altro marciapiede, completamente dissestato, rappresenta invece un concreto pericolo per qualsiasi pedone, più o meno anziano.
Il progetto di street art finanziato dall’EAV mirava a cancellare le mura grigie e fredde della stazione con l’intento di dare la speranza di “sopravvivere” alle avversità ed alle difficoltà quotidiane anche attraverso l’arte. Eppure, osservando quella stessa opera a tre anni di distanza dalla sua realizzazione, il messaggio che trasmette sembra essere profondamente diverso.