Non si è fatta attendere la replica delle istituzioni, all’indomani del grave episodio avvenuto nel comune napoletano di Arzano dove, all’interno del comando della polizia municipale sono stati affissi manifesti funebri che annunciavano la morte del comandante del caschi bianchi, Biagio Chiariello, impegnato da diverso tempo nella lotta all’abusivismo e in una serie di attività volte al ripristino della località in un contesto come quello del “rione 167” in cui la camorra fa fortemente sentire la sua presenza.
“Ognuno di noi deve assumersi la propria responsabilità e chi rappresenta la Commissione parlamentare Antimafia oggi presente, per altri non posso rispondere, spero però in una risposta massiccia e robusta perchè il comandante Chiariello non può essere lasciato solo”, ha dichiarato il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, recatosi stamane, martedì 8 marzo, ad Arzano, all’indomani delle esplicite minacce indirizzate al comandante della locale polizia municipale.
Non è la prima volta che il comandante Chiariello finisce nel mirino della malavita locale. Episodi di minacce ed intimidazioni si sono susseguiti più volte negli ultimi tempi, a riprova di quanto sia mal tollerato dagli esponenti della criminalità locale il lavoro di Chiariello.
“Quello che è accaduto, è un atto gravissimo – ha aggiunto Morra – mi sono recato ad Arzano 15 giorni fa per fornire attestati di stima oltre che di solidarietà a Biagio Chiariello per il suo lavoro sistematico e incessante per il rispetto delle regole nel rione della 167, che qui in Campania, purtroppo conoscente bene.
Sono convinto che gli inquirenti debbano mettersi immediatamente al lavoro, sicuramente l’hanno già fatto. Lo Stato ha il dovere oltre che il diritto di stare qua se creda nei valori costituzionali e democratici”.
“Quello che è successo mi ha toccato, non capita tutti i giorni, ma questo piccolo gesto, posto in essere da vigliacchi va assolutamente condannato, non ci fermerà, non fermerà la nostra azione contro l’illegalità”, ha dichiarato il comandante Biagio Chiariello che ha preso parte al flash mob di solidarietà, al quale hanno aderito tantissimi cittadini, organizzato all’esterno del comando della polizia locale, teatro dell’increscioso episodio.