Il bonus birra è un contributo a fondo perduto in favore dei birrifici artigianali. E’ stato introdotto con il decreto legge 73/2001 per l’anno 2021. Si tratta di un’agevolazione riconosciuta, sotto forma di contributo a fondo perduto, in misura apri a 0.23 euro per ciascun libro di birra artigianale prodotta e prese in carico nel registro annuale di magazzino nel 2020. Si considera anche il registro della birra condizionata.
Tuttavia i dati sono quelli presentati dai microbirrifici o dagli esercenti delle piccole birrerie nazionali all’Agenzia delle accise, dogane e monopoli. Il fondo ha una dotazione economica i 10 milioni di euro, previsto dal decreto sostegni bis. Infine si tratta di un’agevolazione al comporto brassicolo italiano, che è stato anch’esso colpito dalla pandemia da Covid-19.
Possono presentare domanda per accesso al contributo solo i piccolo produttori di birra artigianale. Tuttavia si riportano i requisiti per l’accesso al contributo:
- il birrificio deve essere legalmente e economicamente indipendente da altro birrificio;
- gli impianti utilizzati devono essere diversi da quelli di altro birrificio;
- non si deve operare sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale altrui e la cui produzione annua non superi 200.00 ettolitri, includendo le birre prodotte per conto terzi.
I birrifici in possesso dei requisiti presentano al Ministero un’apposita istanza. Questa può essere inviata dalle ore 12 del 20 gennaio 2022 fino alle ore 12 del 18 febbraio 2022. L’istanza firmata digitalmente dal rappresentante legale deve essere presentata mediante posta elettronica certificata al seguente indirizzo: [email protected].
Il modulo è direttamente scaricabile sul sito del Mise. E riguarda la sola produzione di birra artigianale, come stabilito dalla legge 16 agosto 1962 n.1354. Infatti per birra artigianale si intende quella prodotto da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione a processi di pastorizzazione o di microfiltrazione.