«La gravità della situazione ha richiesto la sospensione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, visite e attività strumentali, presso le strutture ospedaliere. Una decisione drammatica, ma necessaria. Noi specialisti ambulatoriali andremo avanti sino a quando sarà materialmente possibile, cercando di coprire anche quella parte di assistenza che oggi non può essere erogata da altre strutture». A parlare è Gabriele Peperoni, vicepresidente nazionale del SUMAI, organizzazione sindacale rappresentativa degli Specialisti ambulatoriali interni. Con l’intento di sostenere lo sforzo per la salute dei cittadini e lanciare un messaggio chiaro alla popolazione, il sindacato auspica che le attività specialistiche ambulatoriali presso i Distretti e le altre strutture territoriali delle ASL continuano ad andare avanti, così come già avvenuto lo scorso anno e durante il lockdown del 2020.
Naturalmente l’accesso agli ambulatori, previa prenotazione attraverso il CUP, dovrà avvenire nel massimo rispetto delle norme di sicurezza, quindi con mascherina e senza accompagnatori tranne per i minori e pazienti disabili.
Vanno avanti anche le attività specialistiche domiciliari con le normali modalità di richiesta ed accettazione. «Gli Specialisti ambulatoriali interni, come già responsabilmente fatto dall’inizio della pandemia – conclude Peperoni – continueranno ad assicurare le prestazioni sanitarie specialistiche necessarie a contrastare le altre patologie acute e croniche che comunque continuano ad affliggere soprattutto la popolazione più fragile».
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