Momenti di apprensione per la famiglia di Antonio Natale, il 22enne di Caivano scomparso dallo scorso 4 ottobre. Ad accrescere l’angoscia dei familiari, il ritrovamento di un cadavere in un terreno incolto nella zona di Caivano, il comune a Nord di Napoli dove il giovane era tornato di recente, dopo un periodo trascorso in Germania, dove aveva lavorato come pizzaiolo. Una volta tornato a Caivano, stando al racconto dei familiari, in primis della madre del giovane che da due settimane si sta battendo per avere notizie del figlio, Antonio sarebbe finito nella rete dei pusher del parco Verde di Caivano.
Per stessa ammissione della Famiglia, Antonio era finito in un brutto giro, legato allo spaccio di stupefacenti nella piazza del malaffare più grande d’Europa, ovvero il Parco Verde. Una vicenda drammatica che ha spinto la madre di Antonio ad accusare la camorra per la scomparsa del figlio.
Il ritrovamento del cadavere, ancora non identificato, è avvenuto contestualmente ad una fuga di notizie in merito alle indagini in corso e volte a far luce sulla misteriosa sparizione del ragazzo.
I carabinieri della tenenza di Caivano avrebbero ascoltato a lungo un fratello di Antonio per reperire informazioni utili.
Stando a quanto trapelato, nel mirino dei militari dell’arma, sarebbe finito un gruppo di giovanissimi, classe 1999, coinvolti nel business dello spaccio e legati alla criminalità organizzata.
Uno scenario investigativo che sembra sempre più orientato verso l’ipotesi dell’omicidio: Antonio sarebbe stato ucciso in seguito ad una “stesa” e un furto di armi e di alcune migliaia di euro avvenuta in una piazza di spaccio del Parco Verde alcune settimane fa. Il 22enne sarebbe stato ucciso lunedì 4 ottobre e poi il cadavere nascosto nelle campagne intorno ai regi lagni. Un’ipotesi rilanciata dal ritrovamento del cadavere avvenuto nel pomeriggio di lunedì 18 ottobre.