Nell’immaginario collettivo, regna l’errata convinzione che le monete rare e pertanto di maggiore valore siano quelle datate. In realtà, anche da quando è stato introdotto l’euro circolano alcune monete che valgono molto di più di un caffè!
Molte volte dietro una semplice monetina si cela un patrimonio dal valore inestimabile.
Come fare per capire e riconoscere le monete di valore?
In primis, va precisato che il valore economico di queste monete è dato dalla stima e dalla quotazione dell’esemplare.
Non tutte le monete, però, possono godere del privilegio della rarità. Esistono delle caratteristiche specifiche e uniche che fanno di una semplice moneta un esemplare raro.
Pezzi in edizione limitata, errori di conio, esemplari coniati per commemorare o celebrare un particolare evento storico, sociale o civile, sono solo alcuni dei tanti requisiti che rendono una moneta “rara” accrescendone il valore economico.
Ciò basta a comprendere anche la folle corsa di collezionisti incalliti o semplici appassionati di monete nella ricerca di pezzi ormai sempre più difficili da trovare, ma che possono valere una cifra ragguardevole.
Molteplici gli esemplari da 2 euro rari coniati per celebrare una personalità di spicco nel panorama storico europeo o avvenimenti di un certo spessore storico/culturale per le differenti nazioni appartenenti al circuito euro.
Tra queste, alcune sono considerate delle vere e proprie monete rare di grande valore economico, difficili da reperire e per questo nel mirino dei collezionisti e degli esperti di monete, sempre a caccia di esemplari di valore economico considerevole.
Un caso lampante è dato dalla monete di due euro sulla quale è riprodotto il viso della principessa di Monaco. In questo caso a determinare il prezioso valore è la produzione in quantità limitata.
Questi 2 euro rari, a FDC (Fior Di Conio), sono valutati per una cifra di 1.500 euro. Viceversa, se in circolazione, ma in ogni caso tenute egregiamente, il loro valore non scende al di sotto dei 600 euro.
Tuttavia, tali monete rare non sono le uniche, coniate dal principato di Monaco, a far gola per l’alto valore di stima. Anche i 2 euro rari del 2015, celebrativi dell’ottavo centenario della costruzione della prima fortezza, hanno un alto valore di stima: più di 1.000 euro al pezzo.
Analoga sorte per i 2 euro rari dedicati a Charles III che trovano immediatamente posto, in termini di valutazione economica, subito dopo le monete rare da 2 euro prodotte per omaggiare la principessa Kelly.
La cosa potrebbe sorprendervi, perché pur trattandosi di monete di recentissima emissione (la prima coniazione risale al 2016), i 2 euro rari con inciso Charles III hanno un valore di mercato molto considerevole.
Tra i due euro rari dal valore ragguardevole, figurano anche quelli coniati nel 2015 in onore della “Fondation de la Forteresse” per soli diecimila pezzi.
È appunto la scarsa disponibilità di esemplari in circolazione in tutto il mondo a fare lievitare in misura considerevole il loro valore economico all’incirca pari ai 1.000 euro.
Vale lo stesso discorso per i 2 euro rari Finlandesi prodotti nel 2004 per commemorare l’allargamento dei confini europei. Una moneta molto ambita dai collezioni e dagli esperti in materia che sarebbero disposti a spendere dai 35 ai 50 euro per un solo esemplare di questi 2 euro rari.