Il Covid uccide anche tra i bambini e i pediatri lanciano l’allarme vaccini: “Serve uno scudo anche per loro”. L’appello arriva dalla Società italiana di pediatria, che afferma: “Abbiamo bisogno di un vaccino sicuro, efficace. Di uno scudo con cui difendere anche i nostri bambini da questo terribile virus”. Nel nostro Paese si sono contati 14 decessi fino ai 9 anni (casi al 5,5%) e 16 tra i 10 e i 19 (casi al 10%).
Gli esperti hanno usato i canali ufficiali della Società italiana pediatria, su Facebook, Twitter, Linkedin e Telegram, per auspicare una futura estensione della campagna anche ai più piccoli. In Italia fino ai 9 anni si contano 240.105 casi e tra i 10 e i 19 si arriva a 436.938.
“Si avverte l’esigenza – scrivono quindi i pediatri – di beneficiare di uno specifico intervento di prevenzione vaccinale Covid per la popolazione pediatrica, in maniera tale da poter permettere di prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità”.
Il commissario per l’Emergenza Francesco Figliuolo scrive alle Regioni che a partire dal 16 agosto tutti i ragazzi tra i 12 e i 18 anni potranno vaccinarsi senza dover prenotare e chiede agli enti locali di “predisporre corsie preferenziali per l’ammissione alle somministrazioni dei cittadini” in questa fascia d’età, “anche senza preventiva prenotazione”. Al momento per gli under 18 è stata autorizzata la somministrazione solo di Pfizer o Moderna.
“La campagna vaccinale – scrive il commissario – si sta sviluppando nei termini pianificati che vedono il progressivo raggiungimento degli obiettivi previsti per l’immunizzazione delle classi prioritarie, dei cittadini maggiormente vulnerabili e fragili”. E aggiunge: “Per questo, e con l’obiettivo di “dare impulso” alla vaccinazione dei più giovani in vista della riapertura delle scuole a settembre, si chiede alle Regioni di organizzare le somministrazioni per i 12-18enni predisponendo “corsie preferenziali” e “senza preventiva somministrazione”.
Un’esigenza che si rende necessaria, specifica Figliuolo, anche in vista della ripartenza della stagione sportiva. “Tale predisposizione – si legge infatti nella lettera – avrà risvolti positivi anche per incentivare la ripresa in sicurezza sia delle attività sportive sia di quelle finalizzate a garantire il maggiore benessere psicofisico per i più giovani”. E sempre in questo ambito, va fatto ogni sforzo per favorire il “completamento della vaccinazione” anche del “personale tecnico che opera negli impianti sportivi o presso associazioni sportive finalizzate al benessere”.
“La variante Delta dilaga – osservano i pediatri americani – e mette sempre più in pericolo la salute dei bambini, che occupano ormai il 19% del bollettino settimanale americano. Da inizio pandemia, 350 bambini sono morti a causa del Covid. E milioni di minori hanno pagato un altissimo prezzo in termini di isolamento sociale, perdita di nonni e genitori, interruzione della scuola e delle attività educative in generale. Non si può più attendere, concludono gli americani, va accelerata l’autorizzazione del vaccino anche per i più piccoli, al momento esclusi dal piano di immunizzazione contro il Covid”.