Con l’arrivo della quarta ondata del Coronavirus e il diffondersi della variante Delta, sempre più imprenditori guardano all’estero per costituire una società. Daniele Pescara aiuta gli italiani ad investire a Dubai. Con un’economia in crescita e una valuta molto stabile, la capitale dell’omonimo Emirato offre una sicurezza finanziaria senza pari.
La quarta ondata del Coronavirus: un disastro per l’economia italiana
L’emergenza Covid continua ad incombere sull’Italia: la variante Delta seguita ad avanzare e la quarta ondata è ormai entrata nel vivo, con tutti i rischi che questa previsione comporta sull’economia italiana.
Il nostro Paese, reduce da due lockdown che hanno messo a dura prova le finanze degli italiani e che hanno portato alla chiusura di svariate imprese ed attività commerciali, tenta di ripartire facendo leva sul Decreto Rilancio.
In questo clima di per sé molto fragile e precario, gli sforzi sono tutti indirizzati a scongiurare le ennesime chiusure forzate per impedire al Covid di dilagare. Il Governo è consapevole che l’economia nazionale non sarebbe in grado di reggere un’altra battuta d’arresto. Purtroppo, però, l’introduzione del Green Pass non agevola la ripresa, mettendo a dura prova numerose attività.
Borse europee in profondo rosso
Anche sui mercati prevalgono i timori per la diffusione della variante Delta e per i livelli inflazionistici, nonostante le rassicurazioni della Fed. Londra cede il 2,3%, Parigi il 2,5% e Francoforte il 2,7%. Tonfo di Wall Street e prezzo del petrolio in forte calo.
Piazza Affari è il peggiore fra i principali mercati europei, con il Ftse Mib che perde il 3,34% a quota 23.965 punti, bruciando oltre 24,4 miliardi e tornando sui livelli di inizio maggio. In netto calo anche gli altri principali mercati del vecchio continente, con il Dax di Francoforte che perde il 2,69%, Londra il 2,32% e il Cac40 di Parigi in calo del 2,54%: a livello europeo la capitalizzazione andata in fumo in una sola seduta è di 240 miliardi.
Secondo gli investitori a frenare i mercati è una pletora di incertezze, tra cui: la pandemia, la diffusione delle varianti, l’inflazione.
Necessario guardare oltre
E se l’Europa e gli Usa stanno attraversando l’ennesima crisi economica, c’è chi guarda al presente, e al futuro, con ottimismo. È il caso degli Emirati Arabi Uniti, la cui florida economia non è stata per niente scalfita dalle restrizioni e dai divieti dovuti al Covid.
Tra i pochi Paesi ad aver saputo “sfruttare” il momento di crisi per proporsi ad una clientela ancor più elitaria, gli Emirati rappresentano un territorio sul quale, tra l’altro, sventola la bandiera di “paradiso fiscale”, capace di richiamare l’attenzione degli imprenditori e dei business man stranieri.
Non risulta, dunque, difficile comprendere le ragioni per le quali sempre più uomini d’affari italiani guardano a Dubai, il fiore all’occhiello degli Emirati Arabi, con crescente attenzione ed interesse, vedendo in quel porto un punto d’approdo non solo sicuro, ma anche redditizio per i propri affari.
Proprio a Dubai, il giovane imprenditore Veneto Daniele Pescara ha consacrato il suo talento, mettendolo a disposizione dei suoi connazionali a caccia di ottimi affari.
Chi è Daniele Pescara
Chi è Daniele Pescara? «Un enfant prodige» – così come osannato dal celebre magazine Millionaire – l’imprenditore Veneto è diventato un punto di riferimento degli italiani a Dubai, come dimostrano le tantissime recensioni e opinioni positive su Daniele Pescara da parte di clienti soddisfatti che in tutti questi anni hanno deciso di investire qui.
ITALPRESS, l’Agenzia di Stampa più importante d’Italia, lo ha già pubblicato in ben 150 diverse testate giornalistiche.
“Daniele Pescara Consultancy” è un multiservice office, accreditato direttamente con le principali aree fiscali speciali e banche d’affari degli Emirati Arabi Uniti. Non è un intermediario, bensì un organismo che si propone al mercato in maniera autonoma e diretta per le costituzioni societarie Offshore e Onshore nel Golfo Persico e per tutti i servizi finanziari legati ad esse.
Requisiti che fanno di questo giovane e talentuoso imprenditore, un autorevole portavoce per gli investimenti e la costituzione di società a Dubai. Basti pensare che già dall’età di 21 anni proponeva servizi aziendali top level.
La grande opportunità delle Free Zone di Dubai
Esperto in materia di finanza ed affari, Pescara conosce bene la realtà degli Emirati Arabi e sa come sfruttare al meglio le free zone a Dubai, il posto ideale per gli imprenditori intenzionati a fare business fuori dall’Italia.
Il termine “free zone” viene utilizzato per indicare le zone di libero scambio presenti nei sette Emirati Arabi, create proprio per facilitare gli investimenti stranieri e non pagare tasse.
Istituite nel 1985 con la realizzazione di Jebel Ali Free Zone, le free zone permettono agli imprenditori esteri di avere il 100% della proprietà della propria azienda, aprendo o delocalizzando società estere. Inoltre è possibile avere uffici o magazzini appositamente costruiti e un regime di esenzione fiscale.
Falcon Advice: perché affidarsi a loro
Falcon Advice, la società guidata da Daniele Pescara, accoglie la clientela italiana in Italia. Ogni aspetto di come aprire una società a Dubai viene pianificato dall’Italia, non ci sono viaggi a vuoto. Tutto è messo nero su bianco in un contratto, e in circa 36 ore la nuova società è costituita.
«Questo è uno dei nostri doveri – espone il CEO di Falcon Advice, Daniele Pescara – ovvero fornire gli strumenti ai nostri clienti e applicare delle soluzioni “chiavi in mano” a fronte delle esigenze di mercato. È inconcepibile pensare di poter aprire una società a Dubai trattandola, come spesso accade, in maniera accostabile ad un prodotto preconfezionato – per poi aggiungere – è fondamentale creare delle soluzioni ad personam per soddisfare le esigenze di ogni singolo cliente».
Volo, hotel, appuntamenti, visite mediche, visto, bank account, tutto è espletato in tempi record con servizio limousine dall’aeroporto. L’imprenditore Veneto è presente durante tutto il viaggio per accompagnare per mano il cliente.