Con i nuovi parametri che classificano i territori in aree di rischio, i dati da tenere in considerazione non sono più quelli relativi ai contagi bensì ai ricoveri in area medica e terapia intensiva.
Le soglie di occupazione degli ospedali da superare per passare dalla zona bianca a quella gialla sono del 10% per le terapie intensive e del 15% per i reparti ordinari. Osservando i dati dell’Agenas aggiornati al 4 agosto emerge che le regioni maggiormente esposte al rischio di passaggio di zona a breve sono Sicilia e Sardegna.
In ogni caso è molto difficile che con il monitoraggio ISS del 6 agosto una delle regioni a rischio superi entrambe le soglie e finisca in zona gialla dalla prossima settimana. Se però la tendenza al peggioramento dovesse continuare nelle prossime settimane, si potrebbero vedere le prime zone gialle già prima di Ferragosto.
Ecco le percentuali di occupazione di area medica e terapie intensive di tutte le regioni d’Italia:
– Abruzzo: 1% terapia intensiva, 3% area medica
– Basilicata: 1% terapia intensiva, 6% area medica
– Calabria: 3% terapia intensiva, 10% area medica
– Campania: 2% terapia intensiva, 6% area medica
– Emilia Romagna: 3% terapia intensiva, 4% area medica
– Friuli Venezia Giulia: 2% terapia intensiva, 2% area medica
– Lazio: 5% terapia intensiva, 6% area medica
– Liguria: 6% terapia intensiva, 2% area medica
– Lombardia: 2% terapia intensiva, 4% area medica
– Marche: 2% terapia intensiva, 4% area medica
– Molise: 3% terapia intensiva, 1% area medica
– Provincia Autonoma di Bolzano: 2% terapia intensiva, 2% area medica
– Provincia Autonoma di Trento: 1% terapia intensiva, 2% area medica
– Piemonte: 1% terapia intensiva, 1% area medica
– Puglia: 3% terapia intensiva, 3% area medica
– Sardegna: 10% terapia intensiva, 5% area medica