In giardino, in cucina, in cosmesi, ma anche per la salute e il benessere: le piante aromatiche e officinali si prestano a molteplici utilizzi, vantando interessanti proprietà terapeutiche e curative. Scopriamo i loro benefici e le numerose possibilità di impiego in questa mini guida.
Le piante aromatiche vengono utilizzate prevalentemente in cucina per insaporire le pietanze, ma non ci si ferma qui: alcune varietà hanno virtù terapeutiche riconosciute anche dalla medicina ufficiale, altre rientrano tra i componenti principali di molti prodotti cosmetici per la cura e la bellezza del corpo, altre ancora svolgono un ruolo fondamentale nell’aromaterapia. Per non parlare, poi, dell’enorme valore decorativo di queste specie che, oltre a regalare un effetto estetico gradevole in giardino o sul terrazzo, aiutano a tenere lontani molti dei parassiti tipici dell’orto.
Insomma, esiste una tale ricca varietà di spezie e aromi da potersi davvero sbizzarrire in mille modi. Prima, però, di illustrarvi i molteplici utilizzi delle erbe aromatiche, vi consigliamo di visitare il sito giardino fanatico, al cui interno troverete numerose informazioni e le offerte più convenienti per creare la vostra personale collezione in giardino o sul balcone.
Profumi e sapori in cucina
L’utilizzo delle aromatiche in cucina si perde nella notte dei tempi: Greci e Romani, per esempio, le usavano anche per prolungare la conservazione dei cibi, sfruttando il loro blando potere antisettico. Inoltre, molti impieghi culinari tradizionali derivano anche dalla capacità di alcune aromatiche di migliorare la digeribilità di specifici alimenti (per esempio, l’alloro favorisce l’ammorbidimento della cuticola dei legumi, contrastando la formazione di gas a livello intestinale).
Ciononostante va sempre posta grande attenzione al quantitativo da impiegare, poiché l’aroma intenso e pungente di molte spezie rischia di diventare prevaricante e persino sgradevole se annulla il sapore della pietanza. Le sostanze aromatiche contenute nelle foglie di molte piante hanno infatti un gusto amaro che, in grande quantità, prevale su ogni altro sapore.
Stesso discorso vale per gli effetti sul nostro organismo: in piccole dosi, questi principi attivi esplicano importanti benefici per la salute, ma l’abuso può provocare piccoli disturbi che vanno dall’insonnia causata dall’eccesso di origano o santoreggia, fino alla sonnolenza determinata dalla sovrabbondanza di basilico e lavanda. Pertanto, è sempre consigliabile informarsi sulle proprietà delle diverse erbe, soprattutto in presenza di patologie e stati fisici particolari: durante la gravidanza, per esempio, è bene ridurre il consumo di salvia e prezzemolo per non incorrere in pericolose contrazioni uterine.
Quanto alle spezie meno note (coriandolo, cerfoglio, dragoncello e così via), inizialmente è meglio affidarsi a ricette sperimentate e utilizzarle in modica quantità per capire se il loro sapore risulta gradito, dopodiché sarà possibile sbizzarrirsi aggiungendole a piacimento in base ai gusti personali.
Le aromatiche officinali
Come accennato, alcune aromatiche contengono sostanze che agiscono in maniera più o meno blanda sul nostro organismo: utilizzate nelle preparazioni gastronomiche favoriscono determinate funzioni fisiologiche, come la digestione, il rilassamento muscolare, il sonno, la diuresi e la depurazione dalle tossine. L’impiego attraverso metodi fisioterapici (oli essenziali, tisane, impacchi e infusi) esplica invece un’azione più incisiva e mirata all’alleviamento o alla risoluzione di alcuni disturbi psicofisici, come l’insonnia, le affezioni respiratorie, le irritazioni cutanee, l’alitosi e l’ipertensione.
Anche in questi casi, però, è importante rispettare sempre le dosi indicate dall’erborista di fiducia per evitare l’insorgenza di pericolosi effetti collaterali, prestando attenzione anche all’interazione con alcuni farmaci assunti in contemporanea per curare altre patologie.
Utili per la cosmesi
Molte erbe aromatiche vengono utilizzate anche per preparare maschere di bellezza, unguenti, impacchi e cataplasmi che aiutano a migliorare lo stato della pelle, attenuando le piccole imperfezioni cutanee come rughe, discromie e lesioni cicatriziali. Alcune piante, come la salvia e la menta, trovano impiego anche nella preparazione di dentifrici e collutori per l’igiene del cavo orale. Ovviamente, per ottenere gli effetti desiderati, è necessario essere costanti nell’utilizzo ed evitare l’applicazione nelle zone più sensibili del corpo come il contorno occhi e le ascelle.
Aromaterapia con le aromatiche per ritrovare il benessere
Da tempo immemore, l’aromaterapia basa la sua efficacia sugli oli essenziali contenuti nelle foglie, fusti, fiori e radici di moltissime piante aromatiche. Sebbene non esista ancora un repertorio scientifico di dati che permetta di considerarla una terapia approvata e riconosciuta dalla scienza medica, ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nel panorama della medicina popolare sin dal più lontano passato.
Se i principi attivi vengono utilizzati correttamente e con il buon senso – meglio ancora se dietro il parare di un erborista esperto – l’aromaterapia aiuta a migliorare il benessere fisico e mentale grazie alle proprietà distensive, calmanti e rilassanti delle sostanze fragranti estratte dalle erbe officinali, che vengono impiegate in diverse preparazioni e modalità: dalle applicazioni cutanee, in bagni, pediluvi o massaggi, fino ai gargarismi e alle inalazioni, anche per mezzo di vaporizzatori che diffondono nell’ambiente il profumo e le proprietà degli oli essenziali grazie al calore.
Oltre alle spezie più comuni, tra cui rosmarino, salvia, menta, camomilla e lavanda, l’aromaterapia sfrutta anche le fragranze di legni (come l’eucalipto e il sandalo), fiori e frutti (soprattutto gli agrumi).