Siamo circondati da pratiche edilizie: ogni volta che si parla di costruire un edificio, un condominio, una villa oppure una fabbrica, di costruire una piscina o anche costruzione di minore importanza si fa riferimento ad una pratica edilizia. Possiamo definire l’edilizia come quel complesso di discipline che sono riferite alla costruzione di immobili: si va dalla fase della loro progettazione a quella della costruzione, dal restyling alla ristrutturazione passando poi per tutta la normativa di richiesta dei permessi ed autorizzazioni per i lavori e per le ristrutturazioni. La normativa sulle pratiche edilizie è abbastanza complessa e stratificata, e conosce anche delle differenze che non solo vanno da regione a regione (si pensi anche al tema dei vincoli artistici o paesaggistici posti dalla Sovrintendenza e dei limiti all’edificabilità) ma anche da comune a comune. Pensiamo, ad esempio, alla ristrutturazione edilizia: essa è una pratica edilizia particolarmente comune ed uno dei settori più interessanti al giorno d’oggi. Molto spesso infatti, anziché costruire ex novo, si preferisce intervenire ristrutturando e adeguando dei vecchi edifici rendendoli più moderni e più sicuri, oppure cambiandone la destinazione d’uso. Per ristrutturare, ma anche per costruire ex novo e necessario richiedere delle pratiche edilizie ovvero dei permessi particolari.
Tutti noi quindi primo poi nella vita ci troviamo a dover affrontare una pratica edilizia, a dover fronteggiare la burocrazia e la richiesta di permessi per poter procedere ad un lavoro di questo tipo. Quali sono le pratiche edilizie più comuni? Quali le richieste di permessi più diffuse in Italia? Scopriamo insieme quali sono le autorizzazioni per i lavori edilizi presenti oggi in Italia e quali sono i cosiddetti lavori ad edilizia libera.
Le pratiche edilizie più diffuse
La pratica edilizia della SCIA e della CILA nascono principalmente con lo scopo di snellire i procedimenti per poter effettuare lavori edilizi di minore entità, che non hanno un impatto eccessivo. Presentando la documentazione agli sportelli dei comuni competenti è possibile di conseguenza cominciare l’attività, velocizzando di conseguenza i lavori.
- CILA edilizia. Si tratta della comunicazione inizio lavori asseverata. Questa comunicazione, nato nel 2010 allo scopo di snellire le pratiche edilizie, permette di cominciare interventi di manutenzione straordinaria sugli edifici presentando questa dichiarazione al Comune di competenza. Per esempio è possibile produrre questa dichiarazione per effettuare lavori come eliminazione di barriere architettoniche, restauri di tipo conservativo, creazione di serre, creazione di pertinenze all’edificio principale purché inferiore al 20% il volume dell’edificio, movimenti a terra non per attività agricola.
- Moltissimi cittadini conoscono questa pratica edilizia, acronimo di segnalazione certificata di inizio attività. Presente in Italia al 2010, sostituisce la denuncia di inizio attività e permette di iniziare subito i lavori dopo la presentazione della segnalazione allo sportello del Comune. Permette di cominciare lavori come la manutenzione straordinaria, varianti non essenziali in corso d’opera, e la cosiddetta ristrutturazione light.
- Edilizia libera. Ricordiamo che è assolutamente indispensabile richiedere le pratiche edilizie e titoli autorizzativi per procedere ai lavori indicati, pena l’applicazione di sanzioni importanti, e difficoltà poi ad esempio nel vendere l’abitazione. Oltre a queste pratiche, bisogna anche ricordare i settori della cosiddetta edilizia libera. L’edilizia libera consiste in quel complesso di lavori che possono essere eseguiti senza richiedere preventivamente autorizzazioni o titoli al Comune, e senza dover presentare documentazione. Fra gli interventi edilizia libera, ad esempio, vi sono rifacimento del pavimento interno ed esterno alla casa, la sostituzione delle finestre e rifacimento del bagno, la messa norma o rifacimento dell’impianto elettrico, la sostituzione della caldaia con la pompa di calore, la tinteggiatura della facciata e l’istallazione di balconi e terrazze ed interventi in giardino. Ovviamente questo vale laddove non vi siano dei vincoli, come quelli artistici e storici, sull’edificio stesso.