Il gioco online è cresciuto moltissimo in Italia nel 2020, sicuramente anche come effetto dei lockdown e chiusure di sale giochi, casinò e sale scommesse che hanno trasferito in Rete buona parte di quel pubblico. Per quanto riguarda il settore specifico dei casinò online, i numeri parlano di un fatturato raddoppiato nel 2010 rispetto all’anno precedente, propiziando anche la nascita di nuovi siti come quello di Fezbet Casino, oltre a una crescita di quelli già esistenti.
La risposta a questa crescita di utenza, ma anche di concorrenza, è avvenuta in vari modi. Da una parte, i casinò hanno cercato di attirare il maggior nuovo possibile di nuovi utenti tramite bonus di registrazione sempre più generosi, giri gratis, tornei e altre promozione. Dall’altra, i fornitori di giochi hanno risposto mettendo sempre più nuovi giochi, soprattutto slot, sul mercato, anche dieci volte la produzione degli anni precedenti.
C’è tuttavia dibattito nel settore e ci si chiede se questa massiva produzione di nuovi giochi corrisponda anche a una crescita di qualità, o vada invece a discapito di essa. In effetti, il 2020 pare aver visto alcune case di produzione più concentrate sui ritmi di produzione di nuove slot machine che in innovazioni della tecnologia.
Eppure, questo potrebbe essere un punto cruciale per mantenere un trend di crescita, soprattutto quando rientrerà l’emergenza pandemica e si potrà contare di meno sulle nuove generazioni, meno attente alle novità tecnologiche. Per attirare e fidelizzare giocatori più giovani, compresi i nativi digitali cosiddetti “spuri” (quelli che ora hanno tra i 18 e i 25 anni) sarebbe probabilmente proprio l’innovazione tecnologica la strada da seguire.
Decreto Dignità: quali effetti ha avuto sul gioco d’azzardo?
Nel frattempo, in Italia si discute sull’applicazione effettiva del Decreto Dignità. All’interno di questo provvedimento del governo gialloverde del 2018, erano previste forte limitazioni alla pubblicità di casinò e gioco d’azzardo in generale. Esso infatti:
- Consentiva la pubblicità di giochi solo per la Lotteria Italia
- Vietava la pubblicità di qualsiasi altra forma di gioco d’azzardo nelle TV e sui giornali
- Estendeva il divieto anche alla pubblicità online
I critici del provvedimento sostengono che questo provvedimento, che si proponeva di combattere la ludopatia, dall’altra – se questo era lo scopo – non ha contratto i guadagni del settore (che come visto sono anzi aumentati), dall’altra però ha creato un danno economico al settore dello sport professionistico, non solo il calcio, che non ha potuto più contare sugli introiti delle sponsorizzazioni degli operatori delle scommesse.
Quelle relative al gioco d’azzardo non sono state peraltro le uniche critiche al Decreto Dignità. Lo scorso novembre, in piena seconda ondata, il centrodestra ha chiesto di ripristinare lo strumento dei voucher. Si riteneva infatti che, anche in conseguenza della crisi pandemica, sia il settore dell’assistenza domiciliare che altri settori potessero beneficiarne in termini di crescita occupazionale. D’altra parte, chi come il M5S ne ha sempre criticato l’utilizzo, ritiene che sia preferibile un’occupazione stabile con le relative garanzie per il lavoro.
Quale futuro per il gioco online?
Una delle questioni che molti operatori si pongono, è se il settore del cosiddetto iGaming potrà mantenere questi livelli di fatturato anche quando verranno riaperte sale giochi, sale scommesse, e casinò. E’ ragionevole pensare che sia una domanda che richiede un’ipotesi di risposta articolata. E’ probabile che parte dei giocatori che sono passati all’online ne apprezzino la comodità. Una parte di giocatori molto tradizionalisti, invece, tornerà ai locali fisici non appena saranno riaperti.
La vera sfida del settore, dunque, sarà proprio quella di attrarre nuova utenza che possa compensare un’inevitabile perdita di chi tornerà al gioco tradizionale. Questo, come già accennato, richiederà però maggiori investimenti sulla qualità e sullo sviluppo tecnologico, indispensabili per coinvolgere anche l’utenza attenta a questi aspetti. Se il settore del gioco online saprà affrontare e vincere questa sfida, lo si vedrà probabilmente già nei prossimi mesi.