Sono molte le aziende che offrono dei servizi contenuti in una sorta di “pacchetto completo”. Lo fanno ad esempio le aziende di telefonia per la casa, insieme all’abbonamento flat che ci permette di connetterci ad internet ci offrono anche un servizio in streaming, o un dispositivo per guardare la TV, o ancora la possibilità di collegare un numero telefonico mobile a quello fisso di casa. Se inizialmente si decide di accettare l’intera offerta, può capitare poi di non utilizzare i vari servizi correlati, che diventano praticamente inutili.
Perché disdire i servizi non utilizzati
Le motivazioni che portano a voler disdire questo tipo di servizi sono varie. Si può eccepire che, visto che il servizio non si paga, conviene mantenerlo nel caso si desideri un giorno di sfruttarlo. È vero però che alcuni di questi servizi comprendono l’utilizzo di dispositivi in comodato d’uso; questi oggetti potrebbero rompersi, cadere o subire dei danni, per i quali sarà necessario contattare il servizio clienti. Ad esempio, si può avere la necessità di effettuare la disdetta Vodafone TV non perché il servizio non sia valido, ma perché lo si usa poco e si preferisce non avere in casa il dispositivo necessario ad approfittare di questo servizio. Inoltre, potrebbe anche capitare che una rimodulazione dei costi degli abbonamenti porti ad una richiesta economica da parte dell’azienda che inizialmente ci ha offerto il servizio gratuitamente. Se non lo si sta utilizzando conviene quindi disdirlo, per evitare qualsiasi futuro problema.
Come disdire un servizio che non si usa
Per disdire questo tipo di servizi aggiuntivi, senza andare a toccare l’effettivo servizio principale cui sono correlati, è bene rivolgersi alla singola compagnia fornitrice. Il modo migliore è telefonicamente, visto che i contatti telefonici di queste aziende sono sempre indicati sul loro sito internet. Parlando con l’operatore si avranno tutte le chiarificazioni per quanto riguarda le diverse opportunità di disdetta. In linea generale questo tipo di azione si svolge prettamente tramite raccomandata, con ricevuta di ritorno. Il cliente deve quindi scrivere una missiva che contenga il suo desiderio di disdire uno specifico servizio; nella busta è bene inserire anche una fotocopia della carta di identità dell’intestatario del contratto. La lettera deve riportare chiaramente le intenzioni del cliente, oltre alla data specifica della richiesta. Va inviata agli uffici territoriali dell’azienda. Se si possiede un indirizzo di Posta Elettronica Certificata, PEC, si potrà utilizzare una e-mail invece della classica raccomandata.
Restituire i dispositivi inutilizzati
Rinunciare ad un servizio può significare anche dover restituire un dispositivo, ad esso correlato. Sotto questo punto di vista esistono dei regolamenti comuni a tutte le aziende, ma anche regole che dipendono dallo specifico servizio. Per questo motivo è sempre bene informarsi presso l’azienda che ci ha fornito il servizio e il dispositivo. Solitamente però si hanno 30 giorni di tempo per restituire il dispositivo, cosa che va fatta recandosi presso uno sportello dell’azienda coinvolta. In alcuni casi è possibile richiedere il ritiro gratuito, che dovrà essere impacchettato e consegnato ad un corriere.