Covid, da lunedì 15 marzo scattano le nuove norme anti-contagio

unnamed-1Il ministro della SaluteRoberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, ha firmato le nuove ordinanze che entreranno in vigore da lunedì 15 marzo, per una durata di 15 giorni.

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Passano in area rossa le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento che si aggiungono a Campania e Molise che restano in area rossa.

Tutte le altre Regioni saranno in area arancione.

La Sardegna resta in area bianca. Bolzano passa in area arancione alla luce dei dati aggiornati relativi all’incidenza. Cambiano, rispetto ai provvedimenti del lockdown presi a Natale, alcune disposizioni nelle zone rosse, dove sarà vietato andare a fare visita ad amici e parenti, tranne nei giorni di Pasqua, cioè il 3, 4 e 5 aprile.

Vediamo nel dettaglio quali sono le limitazioni che entreranno in vigore in zona rossa e in zona arancione.

Zona arancione

In zona arancione ristoranti e bar chiusi al pubblico, possibili soltanto asporto e servizio a domicilio.

Per quanto riguarda le scuole, dagli asili alle scuole medie tutti gli alunni vanno regolarmente in aula mentre nelle scuole superiori è prevista la didattica in presenza a rotazione degli alunni in una percentuale tra il 50 e il 75 per cento e per gli altri la Dad. A seconda delle situazioni di contagio, però, i governatori possono decidere limitazioni nei Comuni o nelle province dove l’incidenza del contagio dovesse superare i 250 casi ogni 100.000 abitanti o in caso di improvvisi focolai e chiudere le scuole.

Bar e ristoranti chiudono al pubblico. Possono rimanere aperti solo per effettuare servizio a domicilio o per l’asporto, in questo caso fino alle 22, tranne che per gli esercizi senza cucina che dalle 18 in poi non possono più vendere per asporto. È comunque vietato consumare nei pressi del locale.

Gli spostamenti sono consentiti una sola volta al giorno, tra le 5 e le 22, (al massimo due persone con al seguito bambini sotto i 14 anni o persone disabili in affidamento) verso una sola abitazione e andare a trovare chi vi abita, ma soltanto all’interno del proprio comune visto che nelle zone arancioni non è possibile uscire dal territorio comunale. Nei tre giorni festivi e prefestivi, dalla vigilia di Pasqua a Pasquetta compresa, lo spostamento per far visita ad amici e parenti, alle stesse condizioni, sarà consentito all’interno della regione.

Nel proprio comune ci si può muovere liberamente, per andare fuori invece occorre un’autocertificazione per motivi di lavoro, di studio, di salute o di necessità.

Le seconde case sono intese come abitazione in cui si può fare rientro sempre, dentro e fuori regione anche se questa si trova in zona rossa, unicamente al proprio nucleo familiare e se non sono abitate da altre persone. Bisogna essere proprietari o affittuari della casa in data precedente al 15 gennaio scorso e sono esclusi gli affitti brevi.

E’ possibile praticare sport all’interno del proprio comune, anche in parchi e giardini ma sempre all’aperto e in forma individuale mantenendo la distanza di due metri da altre persone. Anche in circoli e centri sportivi all’aperto. Restano chiuse palestre e piscine.

I negozi sono tutti aperti con i consueti orari, tranne nel fine settimana quando sono chiusi i centri commerciali e le gallerie e sono invece disponibili gli alimentari e i negozi di generi di prima necessità. I musei e le mostre sono restano chiusi come cinema, teatri e luoghi culturali.

Zona rossa

Chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado, anche quelle dell’infanzia e tutte le lezioni sono in Dad, tranne che per i ragazzi con disabilità.
Bar e ristoranti restano chiusi. Consentito solo il servizio a domicilio o l’asporto fino alle 18 tranne che per i locali senza cucina. Possono invece continuare a vendere in asporto dopo quell’ora le enoteche e i negozi di bibite.
Per qualsiasi spostamento è necessaria l’autocertificazione che attesti che ci si sta muovendo solo per ragioni di lavoro, di salute o di necessità. Ed è sempre consentito il ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Nessuna visita è consentita se non a persone non autosufficienti che necessitano di aiuto o assistenza e in questo caso può andare un adulto al massimo con due minorenni. Il divieto però cade nei giorni, 3,4 e 5 aprile quando è consentito andare (al massimo in due con due bambini sotto i 14 anni) a trovare amici e familiari in una abitazione, una sola volta al giorno, spostandosi anche all’interno della propria regione.
Lo spostamento verso una seconda casa di cui si ha la proprietà o l’affitto lungo da prima del 15 gennaio è sempre consentito, insieme al nucleo familiare, ma solo se si tratta di un rientro (ad esempio dal luogo in cui si lavora) verso quella che è considerata come un’abitazione temporanea.
Ci sono però alcune regioni che hanno emesso ordinanze che lo vietano espressamente.
Due partner che lavorano in città diverse possono ricongiungersi nella casa in cui vivono abitualmente quando sono insieme.
L’attività motoria, dunque la semplice passeggiata, può essere fatta solo nei pressi della propria abitazione mentre l’attività sportiva è consentita all’interno del proprio comune, ma sempre da soli e all’aperto mantenendo una distanza di due metri da altre persone. Chiusi circoli e centri sportivi anche all’aperto.
Chiusi parrucchieri, barbieri e centri estetici. Chiusi tutti i negozi tranne gli alimentari, le farmacie, le edicole, le tabaccherie, i negozi di casalinghi, le profumerie, cosmetica, ferramenta, negozi di informatica, meccanici, lavanderie o per la cura degli animali e tutti i servizi essenziali per la casa e per la cura della persona.

 

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