Da un anno, ormai, le mascherine sono un accessorio onnipresente con le quali abbiamo imparato a convivere e delle quali grossomodo conosciamo utilità e caratteristiche.
Seppure vi siano ancora pareri discordanti circa l’efficacia di alcune tipologie rispetto alla capacità di proteggere dal contagio da covid-19 – come nel caso delle mascherine di stoffa – le Ffp2 vengono indicate tra le più efficaci, anche se proprio in questi giorni sono emersi alcuni dettagli che mettono in discussione l’efficacia di alcuni modelli, risultati non conformi alle normative europee.
Seppure l’utilizzo delle mascherine sia obbligatorio ormai da un anno, ricordiamo che da sole non bastano a garantire l’immunità: lavare o igienizzare spesso le mani e rispettare il distanziamento di un metro, continuano ad essere le indicazioni da rispettare alla lettera per evitare di contrarre il covid-19.
Quali sono le mascherine più sicure?
Cercheremo di rispondere a questa domanda, valutando le caratteristiche di tutti i modelli disponibili sul mercato.
- Le mascherine di comunità, ovvero le mascherine di stoffa, quando espiriamo inibiscono il flusso d’aria e quindi la distanza che i germi possono percorrere. Per essere efficaci devono avere almeno 3 o più strati. Questa tipologia id mascherina riduce in parte il rischio di contagio per altre persone. Il loro scopo non è però quello di proteggere le persone che le indossano dalle infezioni: proteggono gli altri dai germi di chi le indossa. Devono essere cambiate frequentemente e lavate in acqua molto calda per evitare che i virus sopravvivano. Dal momento che tutti siamo potenziali portatori del virus, e visto che la trasmissione è anche causata da persone asintomatiche, la logica alla base delle mascherine di comunità è che se tutti le indossano, il rischio complessivo di infezione nella società diminuisce.
- Le mascherine chirurgiche usa e getta garantiscono una protezione nei confronti degli altri nel caso in cui chi le indossa fosse positivo al Coronavirus. Sono costituite da un tessuto speciale sottile monouso, se chi le indossa tossisce o starnutisce, la maggior parte delle goccioline dalla bocca e dalla gola rimangono impigliati nella mascherina. Risultano efficaci solo se vengono cambiate regolarmente (almeno ogni 2 ore) e smaltite in modo igienico e sicuro. Se invece vengono indossate ripetutamente, perdono rapidamente la loro efficacia.
- Le mascherine con un vero e proprio effetto filtro possono essere sia usa e getta, – solitamente realizzate in cellulosa dura pressata con elemento filtrante e valvola di espirazione – sia in plastica, in cui viene poi inserito un filtro da cambiare regolarmente. Nell’Unione Europea, questi tipi di mascherine sono suddivisi in tre classi di protezione Ffp. Solo le Ffp2 o Ffp3 proteggono anche in entrata, ovvero sono efficaci anche nell’evitare che il soggetto che le indossa possa contrarre il virus.
- Le mascherine Ffp1 praticamente sconosciute, sebbene siano migliori delle mascherine chirurgiche, non offrono la protezione desiderata contro il Covid e gli altri virus, ma efficaci nell’evitare di inalare le polveri sottili. Sono destinate ad esempio a chi lavora in ambienti estremamente polverosi, come falegnami, costruttori, decoratori e muratori.
- Le mascherine Ffp2, equivalenti agli altri standard internazionali N95, KN95 e P2, forniscono un certo livello di protezione contro i virus per chi le indossa, ma non devono essere utilizzate a contatto con pazienti altamente infettivi. Le Ffp2 si trovano invece ormai facilmente in commercio, a un costo medio di circa 2 euro. In alcuni Paesi, e da noi anche in Alto Adige, sono diventate obbligatorie nei luoghi chiusi, come locali e negozi, proprio per la loro maggiore efficacia, e quindi anche sicurezza rispetto alle varianti Covid più contagiose.
- Le mascherine Ffp3, più o meno equivalenti agli standard internazionali N99, EN149 e P3, proteggono efficacemente chi le indossa da goccioline di aerosol, virus, batteri, funghi e spore e persino da polveri altamente pericolose come le fibre di amianto. A differenza delle altre, queste mascherine filtranti di alta qualità possono proteggere chi le indossa anche da un agente patogeno altamente infettivo come il morbillo o la tubercolosi. Le Ffp3 sono utilizzate quasi esclusivamente dal personale sanitario, visto il costo e il livello di protezione.
Anche indossare due mascherine sovrapposte è un’ottima soluzione: prima una mascherina chirurgica, o Ffp2, e poi una di stoffa aderente sopra, per impedire all’aria di fluire dentro o fuori.