Emergenza covid: le regioni e le province più a rischio

controlli-coronavirus-polizia-121275-660x368Continuano ad aumentare i contagi da coronavirus in Italia. Circa 20mila nuovi positivi, in Campania sono ben 2.385. 

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Numeri che spaventano, al pari delle nuove varianti e che impongono al governo di prendere decisioni efficaci a breve. Come annunciato dal ministro della Salute Roberto Speranza e ribadito oggi dalla neo ministra agli Affari regionali Mariastella Gelmini, l’ordinanza cambierà giorno: entrerà infatti in vigore dal lunedì e non più dalla domenica.

Sei Regioni rischiano di entrare in fascia arancione: Piemonte, Lombardia, Lazio, Marche, Puglia e Basilicata. Il Piemonte ha già reso noto che adotterà misure restrittive, mentre le altre ancora sperano di restare in zona gialla. Anche la città metropolitana di Bologna passerà in zona arancione scuro, dopo gli ultimi dati in aumento.

In soli tre giorni, si sono registrati quasi 10mila in più rispetto alla settimana precedente e, per l’esattezza, lunedì sono stati registrati 2.500 casi, martedì 3mila e ieri 4mila. E i numeri non sembrano volersi fermare, forse anche a causa della diffusione delle varianti. Come riportato dalla fondazione Bruno Kessler di Trento, la variante inglese nelle prossime due settimane potrebbe diventare prevalente rispetto al Covid-19 che è circolato fino a questo momento nel nostro paese. Al momento rappresenterebbe circa il 40% dei positivi. C’è da dire che la sua contagiosità è del 36% superiore al coronavirus finora conosciuto, come sottolineato martedì dal Comitato tecnico scientifico “pur con un ampio range di incertezza compreso tra il 18-60% sulla base dei dati delle due indagini condotte per determinare la prevalenza della variante nelle Regioni”.

Sul portale dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, in poco più di una settimana sarebbero diventate 8 le regioni che superano la soglia critica del 30% riguardante i posti letto nei reparti di terapia intensiva occupati da pazienti Covid. Si tratta dell’Abruzzo (37%), del Friuli Venezia Giulia (33%), della Lombardia (33%), delle Marche (36%), del Molise (36%), della Provincia autonoma di Bolzano (35%), della Provincia autonoma di Trento (39%), e dell’Umbria (57%). Ricordiamo che il Molise ha richiesto al ministero della Difesa l’intervento dell’esercito per attivare nuovi posti letto di terapia intensiva.

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