Buone notizie per i ristoratori: se nelle ultime settimane la possibile apertura serale dei ristoranti sembrava essere solo un rumors, nelle ultime ore inizia a prendere materialmente forma.
A far leva sulla riapertura dei ristoranti “anche a cena” è anche il governatore Stefano Bonaccini. Il presidente dell’Emilia Romagna considera infatti “ragionevole” la proposta del leader leghista Matteo Salvini, “laddove nel territorio non si hanno troppi rischi di contagio”.
Le richieste da parte delle associazioni di categoria sono chiarissime: aprire i ristoranti e bar anche la sera nelle Regioni in zona gialla, poiché se il rispetto dei protocolli preserva dal contagio a pranzo, non si capisce per qual motivo non possa farlo anche all’ora di cena, pur preservando il rispetto dell’orario di “coprifuoco” che sembra scontato venga confermato anche nel prossimo Dpcm.
Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, hanno reso noto attraverso una nota che «la riapertura serale, almeno nelle zone gialle, dei pubblici esercizi in grado di garantire il servizio al tavolo non è più rinviabile». La stessa Fipe, quale motivo ulteriore per credere con convinzione che questa opportunità di allentamento delle restrizioni sia una concreta ipotesi da valutare per il governo, aggiunge: «È significativo che anche l’Anci – Associazione nazionale Comuni italiani – e dunque i sindaci di tutta Italia, si sia detta favorevole a un allentamento delle restrizioni nei confronti di bar e ristoranti. Sta crescendo la consapevolezza che è più facile far rispettare le misure di distanziamento e di sicurezza sanitaria all’interno di un locale, piuttosto che nelle piazze e nelle strade dove le persone finiscono per assembrarsi senza alcuna precauzione. Ci auguriamo che il primo Dpcm del nuovo governo segni un cambio di passo nelle politiche di mitigazione del contagio da Covid-19, che da troppo tempo stanno penalizzando solo alcune categorie caricandole di responsabilità che non gli spettano».
Le richieste avanzate hanno un obiettivo ben preciso, non solo consentire di poter riaprire anche alla sera, fino alle 22, in zona gialla, ma possibilmente anche di poter tenere aperti i locali della ristorazione fino alle 18 in zona arancione.
La seconda richiesta, infatti, è proprio quella di rivalutare le restrizioni sin qui previste per la fascia arancione, dove i locali dovrebbero limitarsi all’asporto ed al servizio a domicilio.
La Federazione italiana dei Pubblici avanza, inoltre, al governo una proposta ben precisa: «Visto che i contagi si stanno diffondendo a macchia di leopardo sul territorio, con piccoli focolai e città pressoché immuni, chiediamo che le aperture possano essere regolate anche su base locale, di modo che le misure restrittive siano efficaci e selettive».