La Campania passa in zona arancione: un provvedimento annunciato dal governatore Vincenzo De Luca e confermato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in giornata una nuova ordinanza che entrerà in vigore a partire da domenica 21 febbraio.
Passano in area arancione, oltre alla Campania, anche Emilia Romagna e Molise.
Da domenica 21 febbraio, quindi, le Regioni italiane saranno così divise:
nessuna in fascia rossa, con Umbria e Provincia di Bolzano che hanno già predisposto zone rosse a livello regionale.
In fascia arancione: Abruzzo, Liguria, PA Bolzano, PA Trento, Toscana, Umbria, Campania, Emilia Romagna e Molise.
In fascia gialla: Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle Aosta e Veneto.
Nessuna in fascia bianca.
“In questa situazione era inevitabile tornare in zona arancione e, se non stiamo attenti, in zona rossa” – ha affermato il governatore campano Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta Facebook del venerdì. “Le immagini viste in Campania e in tutta Italia fanno venire i brividi – aggiunge – c’è un rilassamento totale. Le domeniche mattina con migliaia di ragazzi sui lungomare delle città, in gran parte senza mascherine, controlli serali in pratica inesistenti, qualche grande città della Campania abbandonata a se stessa”.
Sono ormai poche le regioni a rischio basso, l’incidenza a livello nazionale è in lieve aumento e l’Rt medio sfiora 1.
Lo scenario apparentemente stabile, in realtà inizia ad avvicinarsi verso un conclamato peggioramento che richiede grande attenzione, soprattutto per la circolazione di varianti.
Zona arancione: ecco cosa cambia
Stop alle uscite fuori comune: la mobilità entro i confini del proprio comune, o, nel caso dei residenti nei centri che contano meno di 5mila abitanti, entro 30 chilometri di distanza (anche fuori provincia o fuori regione ma con l’esclusione del proprio capoluogo), resta libera tra le 5 e le 22, mentre per spostarsi nella notte servirà autocertificare comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Le visite ad amici e parenti: sempre fatto salvo il coprifuoco, sono consentite solo all’interno del proprio comune le visite a parenti e amici una sola volta al giorno, per un massimo di due persone di età superiore ai 14 anni oltre a quelle residenti nell’abitazione di destinazione, ma senza restrizioni per gli under 14 e le persone disabili o non autosufficienti conviventi con i visitatori.
Le seconde case: la mobilità tra regioni, anche in zona gialla, resta vietata fino al 25 febbraio. Ma è confermata la possibilità – anche per chi viene da zone arancioni o rosse – di andare nella propria seconda casa anche se è fuori regione. Ma possono spostarsi solo i membri della famiglia (vietato ospitare amici e parenti che abitano stabilmente in altre case). Inoltre sono vietati gli affitti brevi: l’atto di proprietà e il contratto d’affitto della seconda casa deve essere antecedente al 14 gennaio 2021.
Bar e ristoranti: non possono ospitare clienti se non per il tempo necessario al ritiro dei prodotti d’asporto, possibile senza restrizioni dalle 5 alle 18 e, fino alle 22, solo per le attività diverse dai bar non provvisti di cucina e dai commercianti al dettaglio di bevande.
La consegna di cibo a domicilio per i ristoranti, invece, è libera da limiti di orario, anche fuori comune, mentre possono restare aperti dopo le 18 gli esercizi che vendono cibi e bevande attivi nelle aree di servizio e rifornimento carburante delle autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.
Negozi: tutti aperti, ma nei giorni festivi e prefestivi sono chiusi i centri commerciali. Nel fine settimana, dunque, sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Musei: chiudono al pubblico, al pari di cinema, teatri e centri ricreativi, mentre resta possibile sfruttare gli spazi di teatri e cinema per trasmettere spettacoli in streaming.
La Campania passa in zona arancione: un provvedimento annunciato dal governatore Vincenzo De Luca e confermato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in giornata una nuova ordinanza che entrerà in vigore a partire da domenica 21 febbraio.
Passano in area arancione, oltre alla Campania, anche Emilia Romagna e Molise.
Da domenica 21 febbraio, quindi, le Regioni italiane saranno così divise:
nessuna in fascia rossa, con Umbria e Provincia di Bolzano che hanno già predisposto zone rosse a livello regionale.
In fascia arancione: Abruzzo, Liguria, PA Bolzano, PA Trento, Toscana, Umbria, Campania, Emilia Romagna e Molise.
In fascia gialla: Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle Aosta e Veneto.
Nessuna in fascia bianca.
“In questa situazione era inevitabile tornare in zona arancione e, se non stiamo attenti, in zona rossa” – ha affermato il governatore campano Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta Facebook del venerdì. “Le immagini viste in Campania e in tutta Italia fanno venire i brividi – aggiunge – c’è un rilassamento totale. Le domeniche mattina con migliaia di ragazzi sui lungomare delle città, in gran parte senza mascherine, controlli serali in pratica inesistenti, qualche grande città della Campania abbandonata a se stessa”.
Sono ormai poche le regioni a rischio basso, l’incidenza a livello nazionale è in lieve aumento e l’Rt medio sfiora 1.
Lo scenario apparentemente stabile, in realtà inizia ad avvicinarsi verso un conclamato peggioramento che richiede grande attenzione, soprattutto per la circolazione di varianti.
Zona arancione: ecco cosa cambia
Stop alle uscite fuori comune: la mobilità entro i confini del proprio comune, o, nel caso dei residenti nei centri che contano meno di 5mila abitanti, entro 30 chilometri di distanza (anche fuori provincia o fuori regione ma con l’esclusione del proprio capoluogo), resta libera tra le 5 e le 22, mentre per spostarsi nella notte servirà autocertificare comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Le visite ad amici e parenti: sempre fatto salvo il coprifuoco, sono consentite solo all’interno del proprio comune le visite a parenti e amici una sola volta al giorno, per un massimo di due persone di età superiore ai 14 anni oltre a quelle residenti nell’abitazione di destinazione, ma senza restrizioni per gli under 14 e le persone disabili o non autosufficienti conviventi con i visitatori.
Le seconde case: la mobilità tra regioni, anche in zona gialla, resta vietata fino al 25 febbraio. Ma è confermata la possibilità – anche per chi viene da zone arancioni o rosse – di andare nella propria seconda casa anche se è fuori regione. Ma possono spostarsi solo i membri della famiglia (vietato ospitare amici e parenti che abitano stabilmente in altre case). Inoltre sono vietati gli affitti brevi: l’atto di proprietà e il contratto d’affitto della seconda casa deve essere antecedente al 14 gennaio 2021.
Bar e ristoranti: non possono ospitare clienti se non per il tempo necessario al ritiro dei prodotti d’asporto, possibile senza restrizioni dalle 5 alle 18 e, fino alle 22, solo per le attività diverse dai bar non provvisti di cucina e dai commercianti al dettaglio di bevande.
La consegna di cibo a domicilio per i ristoranti, invece, è libera da limiti di orario, anche fuori comune, mentre possono restare aperti dopo le 18 gli esercizi che vendono cibi e bevande attivi nelle aree di servizio e rifornimento carburante delle autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.
Negozi: tutti aperti, ma nei giorni festivi e prefestivi sono chiusi i centri commerciali. Nel fine settimana, dunque, sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Musei: chiudono al pubblico, al pari di cinema, teatri e centri ricreativi, mentre resta possibile sfruttare gli spazi di teatri e cinema per trasmettere spettacoli in streaming.