Il 31/12/2020 ha rappresentato il termine ultimo per dotarsi di un nuovo registratore telematico o adeguare quello già in possesso. L’Agenzia delle Entrate, con provvedimento del 23 dicembre ha modificato dal 1° gennaio 2021 al 1° aprile 2021 la data di avvio dell’utilizzo esclusivo del nuovo tracciato telematico dei dati dei corrispettivi giornalieri e del conseguente adeguamento dei registratori telematici.
In sintesi, gli esercenti avrebbero dovuto salutare il nuovo anno già disponendo di un registratore telematico, nonostante la possibilità di utilizzare fino al 31 marzo 2021 il vecchio tracciato per l’invio dei corrispettivi.
Nessuna proroga, invece, per il credito d’imposta del 50% per l’acquisto di un nuovo apparecchio telematico che, come già definito, scadeva il 31/12/20.
Si tratta di registratori di ultima generazione che permettono di trasmettere all’Agenzia delle Entrate, i dati degli incassi giornalieri. Uno strumento che consente di compiere un importante passo in avanti nel contrasto dell’evasione fiscale.
Gli esercizi commerciali sono quindi tenuti ad adeguare i propri registratori di cassa ai nuovi parametri o acquistarne uno nuovo.
Un’ulteriore spesa per i commercianti, richiesta in un momento storico già particolarmente critico per effetto della pandemia e delle restrizioni introdotte per ridurre i contagi da coronavirus. Ciononostante, gli esercenti sono tenuti ad accantonare il malcontento per non andare incontro a salatissime sanzioni.
Cosa rischiano i commercianti che non adeguano i registratori di cassa?
A rispondere a questa domanda è il team di SHSsrl, un’azienda napoletana che gode di una solida ed autorevole fama, consolidata nel corso degli anni nel settore Retail, Food e Office per l’automazione del punto vendita e dei processi documentali dell’azienda. SHS è una realtà che propone prodotti e soluzioni che sintetizzano l’esperienza acquisita nel settore e si traducono in verticalizzazioni Hardware e Software ad hoc, tra i quali anche i registratori di cassa telematici.
“Prima di rispondere a questo quesito, è doveroso fare un passo indietro e chiarire chi sono i soggetti che sono tenuti ad emettere lo scontrino elettronico e pertanto obbligati ad adempiere all’adeguamento dei registratori di cassa. – precisa il team dell’azienda vesuviana Shs – Tutti i commercianti, anche a quelli che hanno la partita Iva in regime forfettario. Pertanto, ciascun commerciante può scegliere autonomamente se acquistare un nuovo registratore telematico oppure adeguare quello che già possiedono.
Cosa rischiano i trasgressori?
A tal proposito va chiarito che con la circolare del 5 gennaio 2021, la Guardia di Finanza ha fornito le istruzioni operative alla luce delle modifiche normative recate dalla legge di Bilancio 2021 in tema di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi, con particolare riferimento al nuovo regime sanzionatorio applicabile dal 1° gennaio. La legge n, 178/2020 ha chiarito che la memorizzazione elettronica del corrispettivo e, a richiesta del cliente, la consegna del documento commerciale deve essere effettuata non oltre il momento dell’ultimazione dell’operazione, cioè all’atto della consegna del bene o della ultimazione della prestazione, se anteriori al pagamento.
E’ opportuno precisare che dal 1° gennaio 2021 gli obblighi di memorizzazione elettronica e di trasmissione telematica dei corrispettivi sono entrati a regime anche per i commercianti al minuto e gli esercenti con volumi d’affari inferiori nel 2018 a 400.000 euro.
Inoltre, a partire dal 1° gennaio, con la legge di Bilancio 2021 (legge n. 178/2020) sono stati revisionate e ampliate le sanzioni applicabili alle violazioni degli adempimenti.
Se le violazioni consistono nella mancata o non tempestiva memorizzazione o trasmissione, ovvero nella memorizzazione o trasmissione con dati incompleti o non veritieri, la sanzione è pari, per ciascuna operazione, al 90% dell’imposta corrispondente all’importo non memorizzato o trasmesso con un minimo di 500 euro.
La sanzione si applica anche in caso di mancato o irregolare funzionamento dei registratori telematici, laddove il corrispettivo non venga annotato nel registro di emergenza, si applica una sanzione amministrativa che varia da 250 a 2.000 euro.
Per l’omessa o tardiva trasmissione ovvero per la trasmissione con dati incompleti o non veritieri dei corrispettivi giornalieri, se la violazione non ha inciso sulla corretta liquidazione del tributo, si applica la sanzione amministrativa di 100 euro per ciascuna trasmissione.
Sanzioni tra 3 mila e 12mila euro anche in caso di manomissione o alterazione dei registratori telematici.
La legge di Bilancio 2021 ha rinviato al 1° luglio 2021 la possibilità per i soggetti che adottano sistemi evoluti di incasso, attraverso carte di debito e de credito e altre forme di pagamento elettronico, di assolvere mediante questi sistemi all’obbligo di memorizzazione elettronica e di trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri.”