La Pandemia di Coronavirus sottopone i cittadini di tutto il mondo a un periodo apparentemente infinito di incertezza e di privazione. Il completo stravolgimento delle abitudini e delle relazioni personali dovuto alle misure di sicurezza imposte dal Coronavirus è una delle principali cause dello stress che tutti stiamo sperimentando in questo periodo.
Il timore di essere contagiati ha inoltre moltiplicato i disturbi ossessivo compulsivi e la tendenza a credere a qualsiasi fake news. Non è casuale infatti che siano circolate in Rete molte ricette fasulle per la creazione di un disinfettante per le mani casalingo, mentre l’unica ricetta efficace è quella approvata e diffusa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
In questo periodo il nostro corpo e la nostra mente sono sottoposti a livelli di stress molto più alti di quelli a cui siamo abituati. Sulla base di quanto riporta il sito www.healthspring.it diventa necessario fornire al nostro organismo tutto il supporto possibile attraverso una corretta nutrizione: integratori di magnesio opportunamente formulati risultano utili per riequilibrare il ritmo sonno – veglia, combattere l’ansia e allontanare la depressione.
Sono però davvero tanti coloro che sono stati colpiti da un lutto o che hanno vissuto situazione estremamente pesanti dal punto di vista fisico ed emotivo. A questo tipo di rischio sono esposti non soltanto i parenti e gli amici delle persone scomparse a causa del Virus, ma anche i professionisti del settore sanitario che da mesi e mesi stanno affrontando una situazione di pressione inimmaginabile.
In questi mesi sono stati raccolti grandi volumi di dati sul benessere psicologico di milioni e milioni di persone in tutto il mondo. Tali dati hanno tristemente portato a concludere che la sindrome post traumatica da stress si sta diffondendo a macchia d’olio. Una condizione patologica spesso sottovalutata, che può instaurarsi e diventare permanente.
Si tratta di una condizione psicologica da cui sono afflitti coloro che hanno vissuto un evento traumatico e che è tipica dei militari che hanno vissuto in prima linea un conflitto bellico.
Il trattamento della sindrome post traumatica da stress viene affidato normalmente alla somministrazione di psicofarmaci che, però, solo in una certa percentuale di casi (piuttosto bassa) assicurano risultati duraturi. Per questo motivo proprio nel periodo della Pandemia è partita una nuova sperimentazione per il trattamento dei sintomi legati alla PTSD quali insonnia, attacchi d’ansia e di panico, pensieri intrusivi e alti livelli di aggressività.
Tra le più recenti scoperte c’è quella in merito alla maggiore efficacia della ketamina nel trattamento dei pazienti affetti da stress post traumatico. Diversamente da altri farmaci psicotropi, la ketamina sarebbe in grado di mostrare i primi effetti positivi in sole 24 ore, mentre i farmaci utilizzati comunemente necessitano di settimane o mesi di somministrazione prima di manifestare effetti positivi.
Un considerevole vantaggio, perché permetterebbe di risparmiare gli effetti negativi dei farmaci sui pazienti, che di frequente vengono colti da un senso di intontimento durante tutto il periodo di somministrazione.