“Oggi ho deciso di non condividere con voi una vera e propria ricetta, ma delle linee guida che vi aiuteranno a servire in tavola un piatto dal successo garantito.”
Esordisce così Domenico Scognamiglio, da tutti conosciuto come “Mimmo il Pastaio”, un soprannome conquistato macinando decenni di esperienza tra le mura del suo laboratorio di pasta artigianale “Il Tortellino Pasta Fresca” in via Rossellini a Napoli, autentico punto di riferimento per i ristoranti stellati e le catene alberghiere più rinomate della costiera sorrentina ed amalfitana, oltre che dei resort più prestigiosi della Campania. Tutti pazzi per la pasta di “Mimmo il pastaio”, non solo tra le mura della Campania: di recente, infatti, Mimmo è stato chiamato a fare gli straordinari per soddisfare degli importanti ordinativi giunti dalla Francia e dalla Cina. Anche in Europa, dunque, cresce l’attenzione per la pasta fresca Made In Italy, perennemente in cima alle preferenze dei palati fini di tutto il pianeta che vedendosi impossibilitati a raggiungere il Bel Paese, per effetto delle restrizioni introdotte per contenere i contagi da coronavirus che hanno inflitto una brusca ridimensionata soprattutto al turismo, costringono le realtà ristorative estere a riadattare le loro proposte e ad ampliare le loro offerte, includendo anche una special guest star graditissima e richiestissima: la pasta fresca artigianale.
I fusilli medi sono una variante di pasta molto spesso sottovalutata e che, invece, ben si sposa con tanti sughi. Una pasta dal sapore e dalla consistenza eccellente che conserva inalterate le sue caratteristiche, anche dopo la cottura, a patto che si punti su un prodotto di qualità.
Uno dei condimenti che a mio avviso si sposa meglio con questa variante di pasta, oltre al classico ed intramontabile ragù che io userei per conferire sapore anche alle pietre, è senza dubbio il classico sugo alla boscaiola: piselli, funghi, salsiccia, ma anche pancetta, prosciutto cotto a cubetti, guanciale. Potete impreziosire questa variante di sugo come preferite e soprattutto legarla con panna o besciamella o con una salsa rosè, frutto della fusion di entrambi i sughi.
Ricordate che il piatto va doverosamente completato con una ricca spolverata di parmigiano e soprattutto va realizzato con l’insostituibile supporto dell’ingrediente principale che fa la differenza in cucina: l’amore.