La vigilia del secondo lockdown è stata vissuta all’insegna del libero arbitrio dai cittadini di Napoli e provincia che per i prossimi 14 giorni dovranno centellinare le uscite, se non vogliono incorrere nel rischio di multe e sanzioni.
Strade, bar, ristoranti e negozi presi letteralmente d’assalto, in barba alle più basilari norme anti-covid.
Una condotta che ha suscitato fiumi di polemiche e che ha fatto adirare i sindaci e le istituzioni, impegnati per ridurre i rischi di contagi.
Non solo a Napoli, ma anche in molti comuni del vesuviano si sono verificati numerosi assembramenti. Tantissime le persone in strada senza mascherina e assembrati in prossimità di bar, negozi, ristoranti. Ressa in strada e supermercati presi d’assalto.
Scene apocalittiche, molto simili alla delirante corsa all’ultimo acquisto della vigilia di Natale.
Uno scenario che ha fatto adirare molti sindaci, in primis, Vincenzo Fiengo, primo cittadino di Cercola che ha annunciato sanzioni per i genitori dei ragazzini sorpresi in strada senza motivo.
“Stiamo valutando anche un’ordinanza per eliminare l’asporto lasciando solo la consegna a domicilio per i servizi di ristorazione”, si legge in un post pubblicato sulla pagina facebook del primo cittadino del comune vesuviano ieri sera, sabato 14 novembre.
“Vorrei lanciare un semplice messaggio, in questo momento dobbiamo fare tutti un sacrificio altrimenti saranno altri 15 giorni persi aggravando non solo la crisi sanitaria, ma anche quella economica. – precisa il sindaco Fiengo – Il mio appello è a tutti i cittadini, ai genitori, ai nonni e soprattutto ai ragazzi: fermiamoci 15 giorni per poter pian piano ripartire, altrimenti sarà veramente dura. In particolare, chiedo ai genitori una maggiore attenzione per i bambini. Da oggi in poi non possiamo più aspettare: cercheremo con le forze dell’ordine di far rispettare le misure.
A Cercola come in tutta la provincia di Napoli erano tutti in strada e sono convinto che la serata di ieri sarà pagata pesantemente in termini di contagi. – ha aggiunto Fiengo – Non sono mai stato uno sceriffo, anzi e ho sempre ritenuto che con la repressione, vista la nostra cultura e la nostra formazione, si ottiene ben poco, ma veramente non riesco a darmi pace. Come sia possibile che la gente continui la propria vita come se nulla fosse accaduto.
Ieri sera fuori le pizzerie centinaia di persone in fila, io non le ho mai viste nemmeno in tempi normali.
Vi prego, cerchiamo insieme di adottare un atteggiamento responsabile, parliamo con i nostri figli cerchiamo di rispettare le regole in questi 15 giorni per non renderli inutili.
Conosco bene la sofferenza dei nostri ragazzi, anche io ho una bimba di nove anni e vedo e sento la sua sofferenza e mi spezza il cuore, ma in questo momento purtroppo abbiamo la salute da salvaguardare.”
Sul tema scuola il sindaco Fiengo precisa che “è ovvio che in queste condizioni anche se ci sarà un’ordinanza regionale le scuole a Cercola resteranno chiuse con un mio provvedimento, finché non ci sarà un rallentamento della curva di contagio.”
“Oggi chiamerò bar, ristoranti e pizzerie per concordare l’asporto sino alle 19-20 – ha aggiunto Fiengo – dopo ci sarà la consegna a domicilio.
Cerchiamo di uscire solo per necessità, facciamo questo sacrificio, facciamolo oggi per ripartire quanto prima.”
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