“Ci siamo lasciati alle spalle una settimana di grande confusione”, inizia così la consueta diretta facebook del venerdì del governatore della Campania Vincenzo De Luca. Anche nel corso del primo pomeriggio odierno, venerdì 13 novembre, il presidente della Regione Campania ha fatto il punto della situazione sul fronte emergenza covid, come avviene ormai di consueto da quando è esplosa la pandemia.
Sono 3900 i nuovi contagi di oggi con una percentuale di positivi del 16,5%.
Sono 190 i ricoverati su 650 posti disponibili, il governatore De Luca ha quindi precisato che in Campania si registra il 27% di occupazione delle terapie intensive: “Abbiamo posti letto sufficienti e disponibili per pazienti covid”, ha assicurato De Luca che ha poi ricordato che la Campania è la Regione con il tasso più basso di mortalità covid dall’inizio della pandemia.
De Luca ha fatto una lunga analisi delle scelte politiche che hanno segnato le fasi salienti della pandemia in Italia: “Noi eravamo per chiudere tutto a ottobre per un mese, – ha precisato De Luca – per avere un’operazione di freno del contagio e arrivare a Natale in condizioni di sostenibilità. Il governo ha scelto di fare scelte progressive con provvedimenti sminuzzati, più ovvero più aumenta il contagio più aumentano i provvedimenti.”
Una scelta errata, secondo il governatore campano perchè “il contagio aumenta in maniera non lineare, ma esponenziale”, per De Luca quella adottata dal governo si è rivelata “una scelta che ha fatto perdere due mesi preziosi in cui incremento drammatico decessi e contagi.”
In merito alle immagini del lungomare Caracciolo dello scorso weekend, De Luca ha precisato che “quello era un assembramento e gli assembramenti sono vietati dalla legge e per questo devono essere vietati contestati, controllati e contrastati dalle forze dell’ordine e dalle polizie municipali. Immagini che ha fatto il giro dell’Italia e hanno determinato una svolta nell’opinione pubblica nazionale e una spinta a chiudere tutto. Immagini che motivano una zona “stra-rossa”.” Il governatore campano ha poi indirizzato l’ennesima frecciatina rivolta al sindaco di Napoli, Luigi De Magistris: “sapete chi doveva decidere, ma era impegnato a farsi il giro delle televisioni per farsi pubblicità.”
De Luca ha poi commentato l’episodio del paziente trovato morto nel bagno del pronto soccorso del Cardarelli: “un tale di 30 anni, giunto lì con la usa macchina e che quindi non poteva essere lì, ha avuto lo stomaco animalesco, di mettersi a girare un video mentre gli infermieri andavano a prendere una lettiga per poi pubblicarlo sui social.”
Se il governo dovesse prendere misure di rigore, il mio commento: “è meglio tardi che mai”.
Infine, De Luca si è rivolto a Luigi Di Maio, rinnovandogli “la sfida” ad un dibattito pubblico come, dove e quando vuole da anni, purchè in diretta televisiva, spero che non faccia il coniglio come ha fatto negli anni precedenti. Invito che De Luca ha esteso anche a Roberto Saviano, definendolo un “camorrologo di professione che continua a vestirsi come un carrettiere perché fa tendenza”.