Continua il nostro viaggio alla scoperta dei segreti utili a servire in tavola die primi piatti degni della tradizione e della fama conquistata dall’Italia in materia di pasta.
Come sempre, a guidarci nella ricerca di ricette, idee, ispirazioni e consigli è il nostro esperto in materia: il pastaio Domenico Scognamiglio, ribattezzato “Mimmo il Pastaio”, a riprova della solida fama conquistata tra le mura del suo laboratorio di pasta artigianale, “Il Tortellino Pasta Fresca”, in via Rossellini a Napoli e che dal cuore della periferia orientale partenopea da decenni rifornisce con i suoi prodotti le strutture alberghiere e i ristoranti più quotati della Campania.
Un nome sinonimo di esperienza e garanzia di qualità, dunque, quello di Mimmo il Pastaio al quale abbiamo posto una domanda semplice, ma solenne, soprattutto per i cultori del pranzo della domenica: quali sono i segreti per servire in tavola una pasta al forno perfetta?
“Prima di tutto, ritengo fondamentale l’utilizzo di materie prime eccellenti – spiega il pastaio Domenico Scognamiglio – e con questo intendo carne macinata di qualità, fior di latte o provola, a seconda delle preferenze altrettanto saporiti e soprattutto la scelta di una pasta che ben si sposi con le caratteristiche di questo piatto.
Molto spesso, l’errore che si commette quando si desidera fare bella figura o si vuole essere sicuri di sbalordire i commensali è quello di cimentarsi nella preparazione di piatti elaborati che, proprio perchè non siamo abituati a realizzare spesso, rischiano di ottenere l’effetto contrario e ancora più frequentemente ci si addentra nella scelta di varianti di paste di grande impatto visivo, ma che non hanno la porosità o la forma ideale per sposarsi in maniera congeniale con il condimento scelto. Questo principio è ancor più valido in riferimento alla pasta al forno. La pasta più comunemente utilizzata sono i rigatoni, le penne, i paccheri, ma avete mai provato a prepararla con dei semplici, ma gustosissimi maccheroni?
Il risultato finale vi sbalordirà, fidatevi di me.
Infine, per non mandare letteralmente in fumo il lavoro realizzato con tanta dedizione, prestate sempre attenzione alla cottura, permettendo alla pasta di raggiungere il classico aspetto “arruscato”, ovvero, la croccante crosticina dello strato superiore, ma fate attenzione a non carbonizzarli. La pasta bruciata non solo ha un sapore sgradevole, ma è anche nociva per la salute.”