Non si placano le proteste dei commercianti napoletani, scaturite prima dal coprifuoco introdotto dal Governatore della Campanai Vincenzo De Luca e poi dalle ulteriori restrizioni imposte dal governo, lo scorso 25 ottobre che, tra le tante cose, ha imposto la chiusura alle ore 18 per bar e ristoranti, infliggendo un’altra dura stangata alle finanze di una categoria già fortemente penalizzata dal lockdown e dalla crisi economica generata dall’emergenza coronavirus.
In tutta Italia, i rappresentanti di diverse categorie penalizzate dalle normative introdotte per prevenire il contagio da covid-19 stanno scendendo in piazza a manifestare.
Una delle iniziative più significative, in tal senso, è quella in programma mercoledì 28 ottobre ad Ercolano, organizzata dalle associazioni di impresa.
Gli esercenti delle più disparate categorie si sono dati appuntamento alle ore 7 in piazza Trieste ed è lì che per tutta la giornata insceneranno la loro protesta civile.
I commercianti di Ercolano hanno dunque scelto di chiudere volontariamente le loro attività per un’intera giornata da trascorrere in piazza per far sentire la loro voce e palesare la loro esasperazione in maniera civile e pacifica ed invitano i commercianti dei comuni limitrofi e la cittadinanza ad aderire all’iniziativa.
“La piccola impresa non si tocca e con essa anche le famiglie che ci vivono”, si legge nel manifesto che sta circolando sui social network per promuovere l’iniziativa.