Non si è fatta attendere la reazione di De Luca, all’indomani dell’ultimo Dpcm firmato da Conte.
Il governatore campano, nel giorno in cui in Campania si è registrato il numero più elevato di contagi dall’inizio della pandemia, ha introdotto ulteriori misure restrittive che inaspriscono il decreto firmato da Conte durante la giornata di ieri, mercoledì 13 ottobre.
Le attività dei ristoranti, pizzerie, pub, vinerie e simili, restano aperte fino alle 24 con servizio al tavolo, fino alle 21 in assenza di servizio al tavolo, come deliberato dal decreto firmato dal governo centrale. Per i bar, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari, è disposto l’obbligo di chiusura dalle ore 23,00 alle ore 05,00 del giorno successivo, nei giorni dalla domenica al giovedì, fatto salvo quant’altro previsto dal DPCM 13 ottobre 2020 (attività consentite fino alle 24 con servizio al tavolo, fino alle 21 in assenza di servizio al tavolo).
Per quanto concerne lo svolgimento di sagre e fiere e, in generale, di ogni attività o evento il cui svolgimento o fruizione è consentito solo in forma statica e con postazioni fisse ed è confermata la vigenza del Protocollo per le attività di Wedding e cerimonie con obbligo di nomina dei responsabili di sala e cucina per il rispetto delle norme anti COVID, ferme le limitazioni al numero dei partecipanti imposte dal DPCM 13 ottobre 2020.
L’attività di jogging, sui lungomari, nei parchi pubblici, nei centri storici e in luoghi non isolati, è soggetta alla limitazione oraria: ore 06,00- ore 8,30; negli altri casi è consentita senza limiti d’orario.
Ai gestori delle sale gioco e scommesse è fatto obbligo di consentire l’ingresso nei locali di esercizio soltanto previa disinfezione delle mani con soluzioni idroalcoliche e misurazione della temperatura corporea, vietando l’ingresso ove essa risulti superiore a 37,5°C; di limitare la presenza dell’utenza all’interno dei locali in modo tale da garantire il rispetto di un distanziamento minimo di 1,5 metri tra le persone; di adottare ogni misura, anche organizzativa, volta a scongiurare ogni assembramento anche all’esterno, pena la sospensione dell’attività e le ulteriori sanzioni previste.
Confermati i Protocolli di settore approvati con precedenti ordinanze regionali nonché l’obbligo di porre a disposizione, all’ingresso e all’interno dei locali, soluzioni idroalcoliche igienizzanti e di subordinare l’ingresso da parte degli utenti alla avvenuta igienizzazione delle mani e alla protezione delle vie respiratorie attraverso l’uso della mascherina.
Resta confermato l’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto.