Dopo il ritrovamento dei resti del cadavere del piccolo Gioele, il bambino scomparso il 1° agosto insieme alla madre, il giallo di Caronia si avvia sempre più verso la soluzione dell’omicidio-suicidio. E’ quanto emerge dai primi risultati degli accertamenti effettuati dalla polizia scientifica e dagli esami sui tessuti.
L’ipotesi più plausibile è che Viviana Parisi, dopo aver ucciso il figlio Gioele, è salita sul traliccio e si è lanciata da un’altezza di 15 metri. Una ricostruzione avvalorata dalla “consistenza dei tessuti della donna, che varia con l’impatto”. Il corpo è stato trovato a tre metri dal traliccio.
Come riporta il Corriere della Sera, nella caduta la donna ha perso la scarpa slacciatasi per effetto dell’impatto sul terreno. Secondo gli inquirenti sfuma dunque l’ipotesi che Viviana sia scivolata dal traliccio. In quel caso il corpo sarebbe stato ritrovato quasi ai piedi del pilone.
Tuttavia i familiari continuano a pensare che Viviana sia stata aggredita da animali selvatici e continuano a sostenere che la donna non avrebbe mai fatto del male a suo figlio. L’avvocato Pietro Venuti, però, ammette che “mamma e figlio potrebbero essere morti in due momenti diversi e in due luoghi separati. La madre potrebbe aver perso Gioele per un attimo ed essere salita sul traliccio per tentare di avvistarlo. E il bimbo potrebbe essere caduto da qualche altra parte. Gli animali hanno portato i resti lì dove sono stati trovati”.