Salvato da un gruppo di coetanei che hanno evitato che annegasse: è accaduto in un campeggio di Bivigliano in provincia di Firenze, dove domenica scorsa, Gabriele, un bambino di appena 8 anni, ha rischiato di annegare in piscina. A salvargli la vita un gruppo di coetanei: Giulio, Martina, Sara e Debora. La più grande ha 12 anni, la più piccola appena 6, i quattro bambini sono entrati in azione sollevando Gabriele dal fondo della piscina e appoggiandolo sul bordo quando aveva già le labbra blu.
E’ accaduto intorno alle sette del pomeriggio di domenica quando i quattro amichetti mentre erano in piscina hanno visto un bimbo in fondo alla vasca, immobile. Gabriele era in una posizione strana che lasciava intuire che qualcosa non andava.
In effetti, Gabriele, poco prima aveva battuto la testa, perso i sensi ed era scivolato lentamente sul fondo della vasca per i grandi. I bambini si tuffano, toccano il piccolo che non si muove, così lo tirano immediatamente fuori dall’acqua.
Gabriele ha gli occhi rovesciati all’indietro, il viso gonfio, blu. Le bambine iniziano a piangere, l’immagine è fortissima. Gli adulti corrono verso il piccolo che non dà cenni di vita, una donna ospite del campeggio prova a fare il massaggio cardiaco, un uomo poi capisce che non c’è un secondo da perdere e inizia a fare a Gabriele la respirazione bocca a bocca. Ma il bimbo non reagisce, si teme il peggio tanto che la sua mamma – che urla disperata – viene tenuta lontana.
Il bimbo viene rovesciato su un fianco e l’acqua sgorga via dai suoi polmoni. Tossisce, apre gli occhi, dice qualche parola con un filo di voce. Arriva il 118 e Gabriele viene accompagnato all’ospedale, ma ormai è fuori pericolo.
Decisiva la scelta istintiva dei piccoli eroi di tuffarsi in piscina per portarlo in salvo, anzichè correre a chiedere aiuto. Ancora qualche secondo in più e il piccolo Gabriele non sarebbe sopravvissuto.