Il Governo punta all’orizzonte del rilancio consumi, introducendo il bonus Pos 2020 per chi utilizzi pagamenti elettronici, detto anche cashback. È questa una delle misure inserite nel Decreto Agosto, approvato in Consiglio dei ministri lo scorso venerdì 7 agosto.
Si tratta di un incentivo legato ad alcune tipologie di acquisti (non tutti) effettuati dai consumatori e consumatrici con carte di credito e bancomat. Resta da capire se davvero sarà introdotto, fino a quando, i limiti di spesa, gli importi e quali acquisti saranno inclusi nel bonus.
Già nelle scorse giornate il viceministro all’Economia Laura Castelli aveva assicurato le associazioni dei ristoratori sulla volontà di introdurre un bonus consumi, in aggiunta a nuove di misure di sostegno al settore – dalla proroga dell’esenzione della Tosap a un fondo per di garanzia per gli affitti.
“Abbiamo anche anticipato la misura del cashback, già programmata con la legge di Bilancio – ha spiegato Giuseppe Conte in conferenza stampa-. Non l’abbiamo potuta realizzare per la pandemia, adesso la attiviamo dal 1 dicembre 2020″.
Da tempo il Governo punta a favorire un’impennata dei pagamenti elettronici a scapito di quelli in contanti. Questo soprattutto in ottica di lotta all’evasione fiscale.
Era stato già studiato il cosiddetto Bonus befana, proprio a questo scopo. Nella scorsa Legge di bilancio 2020 infatti il Governo, allo scopo di invogliare i pagamenti elettronici tra i consumatori privati, introduceva il riconoscimento di un bonus da erogare all’inizio del 2021 in relazione alle spese effettuate già dal 1° luglio di quest’anno, con strumenti di pagamento tracciabili nei settori in cui è ancora molto diffuso l’uso del contante.
Il passo definitivo in questa direzione è ora compiuto proprio dalla nuova necessità di rilanciare consumi ed economia, a seguito della grave situazione sociale derivante dall’emergenza sanitaria Coronavirus: un’emblematica fase socio-economica che oltretutto ha favorito già di per sé una grossa impennata dei pagamenti elettronici (anche per la loro comodità durante la fase di lockdown che ha costretto gli italiani a restare in casa per mesi).
Il Bonus Pos 2020 dunque dovrebbe garantire un’agevolazione fiscale erogata a favore di chi effettua alcuni acquisti utilizzando carte e bancomat.
L’incentivo è anche presente come uno dei punti del Piano nazionale delle riforme, il documento utilizzato come base per il Recovery Plan, con cui l’Italia specificherà come intende spendere i soldi che saranno elargiti dall’Unione europea.
L’elenco degli acquisti da includere nell’incentivo resta ancora da stabilire ma, come ha spiegato l’Ansa, potrebbe essere esteso anche all’abbigliamento e agli elettrodomestici.
In sostanza tra gli acquisti effettuati e pagati con sistemi elettronici, inclusi nel bonus potrebbero rientrare:
- capi d’abbigliamento,
- elettrodomestici (lavatrici, frigoriferi, cellulari, forni, condizionatori, ecc),
- servizi di ristorazione e bar (pagamenti in bar e ristoranti)
Da affinare resta anche il meccanismo, cioè come in concreto avverrà l’erogazione dei rimborsi: le ipotesi spaziano da una card a un rimborso direttamente al contribuente, mentre è consolidato l’orientamento di premiare le spese effettuate con pagamenti tracciabili, con carte e bancomat. Secondo quanto ha appreso l’Ansa, si fa strada l’ipotesi di un conto “leggero” quando si mangia al ristorante, con un rimborso del 20%.
Il rimborso arriverebbe direttamente sul conto o sulla carta, o, in alternativa, registrandosi a una apposita app. Lo stanziamento si aggirerebbe attorno al miliardo.
Per quanto riguarda la durata del Bonus Pos 2020 si pensa di introdurlo dal 1° dicembre 2020. Ciò significa che saranno inclusi nell’agevolazione gli acquisti pagati con carte e bancomat da questa data e per il 2021.