Sta facendo molto discutere la sentenza pronunciata dal giudice di Pace del tribunale di Frosinone Emilio Manganiello che ha annullato una sanzione di 400 euro a persona elevata ad un padre e alla figlia durante l’emergenza coronavirus, bloccati fuori casa mentre erano diretti a fare rifornimento di acqua ad una fontanella a scheda.
La sentenza 516/2020 sostiene che la questione di illegittimità costituzionale non riguarda i Dpcm di Giuseppe Conte, bensì l’illegittimità addirittura dello Stato di emergenza che “può essere dichiarato al verificarsi o nell’imminenza di calamità naturali o eventi connessi all’attività dell’uomo in Italia. Calamità naturali o eventi connessi all’attività dell’uomo in Italia nulla hanno a che vedere con una pandemia mondiale e soprattutto con le emergenze di tipo sanitario”.
Il giudice di Frosinone si occupava di un caso specifico, decidendo sul ricorso presentato da un cittadino sanzionato per il mancato rispetto del coprifuoco. Se la sentenza farà giurisprudenza significherebbe che per mesi gli italiani sono stati chiusi in casa, controllati e multati in modo illegittimo.
Va precisato che i Dpcm in vigore restano validissimi. La sentenza riguarda un solo caso e non è vincolante per altri giudici, non essendo stata emessa dalla Corte costituzionale. In ultimo, trattandosi di sentenza di primo grado, resta da vedere se la decisione sarà impugnata dalla Procura di Frosinone.