Coronavirus, decorso post-malattia con complicazioni nel 15% dei casi

5199398_1238_coronavirus_covid_19Poliambulanza denuncia la necessità di un programma nazionale di monitoraggio,in virtù dei dati che emergono in relazione ai malati di covid-19: il 15% dei pazienti manifesta condizioni cliniche severe a distanza di due mesi dalle dimissioni ospedaliere.

Una convinzione che è motivata dai numeri emersi dall’ambulatorio di follow-up che la Fondazione aveva avviato ad aprile, un progetto pilota per tracciare la mappa delle possibili complicanze della malattia e curarle. Delle 261 persone che hanno aderito al programma, il 36% necessita di ulteriori valutazioni in particolare da parte dello specialista pneumologo.

Circa il 40% dei casi lamenta lo sviluppo di sintomi nuovi, come labilità emotiva, disturbi dell’umore, ansia (anche crisi d’ansia), insonnia.

Quanto osservato richiama a modificazioni paragonabili a quelle che si osservano nei processi di invecchiamento: la persistenza di sintomi somatici dopo una malattia acuta, la lentezza del recupero, la comparsa di sintomi maladattativi. Aspetti su cui Poliambulanza ha avviato una ricerca con l’università di Modena-Reggio Emilia. I dati, tuttavia, permettono già di affermare che è necessario valutare tutti gli ex pazienti.

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5199398_1238_coronavirus_covid_19Poliambulanza denuncia la necessità di un programma nazionale di monitoraggio,in virtù dei dati che emergono in relazione ai malati di covid-19: il 15% dei pazienti manifesta condizioni cliniche severe a distanza di due mesi dalle dimissioni ospedaliere.

Una convinzione che è motivata dai numeri emersi dall’ambulatorio di follow-up che la Fondazione aveva avviato ad aprile, un progetto pilota per tracciare la mappa delle possibili complicanze della malattia e curarle. Delle 261 persone che hanno aderito al programma, il 36% necessita di ulteriori valutazioni in particolare da parte dello specialista pneumologo.

Circa il 40% dei casi lamenta lo sviluppo di sintomi nuovi, come labilità emotiva, disturbi dell’umore, ansia (anche crisi d’ansia), insonnia.

Quanto osservato richiama a modificazioni paragonabili a quelle che si osservano nei processi di invecchiamento: la persistenza di sintomi somatici dopo una malattia acuta, la lentezza del recupero, la comparsa di sintomi maladattativi. Aspetti su cui Poliambulanza ha avviato una ricerca con l’università di Modena-Reggio Emilia. I dati, tuttavia, permettono già di affermare che è necessario valutare tutti gli ex pazienti.

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