Attore, produttore, autore. E adesso, finalmente, regista.
Lo è così profondamente, Marco D’Amore, da avere meritato il Nastro d’Argento 2020 quale miglior regista esordiente. Frenetica, dunque, l’attesa per sabato 18 luglio, quando D’Amore sarà ospite di “ESTATE a CORTE”, la rassegna di cinema di qualità che fino al 24 agosto, ogni sera, si svolge nella Corte dell’Arte di FOQUS ai Quartieri Spagnoli. Si annuncia un incontro vorticoso, quello in arrivo nella nuova piazza cinematografica di Napoli, che vedrà il talento casertano dialogare anche con il pubblico in platea prima della proiezione del suo lungometraggio. Un film che è contestualmente storia on the road ambientata a Napoli e in Lettonia, ed è audace e sperimentale narrazione cross-mediale che va a inserirsi nell’affresco crime televisivo di Gomorra – La serie.
“Sono fortunato”, esclama Marco D’Amore. “Prima dell’avvento del lockdown ho potuto accompagnare il mio film da Sud a Nord, incontrando tanta gente, discutendo, emozionandoci insieme. Poi tutto ha avuto un brusco arresto e il film ha patito soprattutto per il tour internazionale, che era già in programma e che non è potuto essere. Sabato 18 luglio tutto riparte e riparte da un luogo che non ha nulla di casuale. I Quartieri Spagnoli di Napoli sono stati una tappa fondamentale della mia formazione teatrale, divisa fra Teatro Nuovo e Galleria Toledo. Ecco perché la mia gioia è stata doppia nell’aver accolto la proposta di Gaetano Di Vaio. Riprendere il viaggio de ‘L’immortale’ e farlo dal posto dove tutto per me è cominciato. Attendo con ansia che sabato arrivi, anche perché ho sempre detto che Napoli è il Nord della mia bussola ed io ho bisogno di tornare ad orientarmi per ripartire”.