Si chiama “ci sentiamo dopo”, è un’app che consente di misurare il rumore di città e luoghi pubblici ed è stata sviluppata da una startup napoletana acquisita dalla Amplifon.
È stata definita la “Tripadvisor del rumore” perché si basa sull’uso e sull’interazione degli utenti, e ha uno scopo ben preciso: realizzare una mappa dell’ecologia acustica delle nostre città, misurando i rumori dei luoghi pubblici al chiuso – bar e ristoranti, ad esempio – ma anche di quelli all’aperto, così da sapere quali sono le zone più critiche e quali, invece, rappresentano delle “oasi cittadine” di silenzio.
L’app di Amplifon sviluppata a Napoli
Parliamo di “Ci sentiamo dopo”, una speciale applicazione per smartphone lanciata da Amplifon – ma sviluppata dalla startup napoletana Otohub, da poco entrata a far parte del gruppo – azienda da anni impegnata nella sensibilizzazione sul tema dell’inquinamento acustico e dell’importanza del benessere uditivo.
Il rumore a Napoli
Napoli, insieme alle altre metropoli italiane, è particolarmente esposta ai danni del rumore, derivante anche dal traffico, e addirittura si stima che nella città partenopea il livello dei decibel sia drammaticamente vicino alla soglia dei 90 dB, individuatadall’Organizzazione Mondiale della Sanità come punto critica oltre il quale si rischiano danni all’udito.
Difendersi dal rumore anche in casa
Per questo motivo, è importante anche trovare soluzioni private per difendersi dal rumore, acquistando ad esempio prodotti studiati appositamente per migliorare l’isolamento acustico: è il caso di www.finestreantirumore.ite delle sue finestre insonorizzate, che garantiscono il comfort all’interno della casa abbattendo e riducendo il rumore che proviene dall’esterno.
Le conseguenze dell’inquinamento acustico
I numeri rivelati da Amplifon confermano che questo fenomeno ha portata critica:in tutto il mondo, più di un miliardo di giovani tra i 12 e 35 annirischia problemi di udito a causa dell’esposizione incontrollata al rumore. Un eccesso di rumore aumenta fino al 30% la probabilità di avvertire una qualche difficoltà uditiva, ma incide anche su altri aspetti della vita, come disturbi dell’umore, insonnia, difficoltà di concentrazione e mal di testa.
Come funziona l’app
Insomma, sapere se esistono zone di tranquillità nella propria città e poterle individuare a colpo sicuro è senz’altro una grande opportunità, e in questo l’appCi sentiamo dopo può fornire un adeguato supporto: dotata di un noisetracker, funziona come un tracciatore di suoni che mette in relazione le rilevazioni effettuate direttamente dai vari utenti e creare una mappa interattiva dei suoni di una città.
Come ha spiegato Antonio Curci, general manager diOtohub, attraverso l’applicazione “le persone potranno sapere se un luogo è rumoroso e anche in quali orari lo è di più, così potranno decidere quando andarci”. L’azienda napoletana ha “utilizzato le sue tecnologie per un prodotto di facile uso e alla portata di tutti” e, in concreto, è riuscita a riunirediverse tecnologie basandosi su due pilastri come “il noisetracking e una mappa interattiva per la prevenzione”.
Riscoprire i suoni
L’obiettivo più ampio di Amplifon – che ha inserito Ci sentiamo dopoin un programma a medio lungo termine – è di accompagnare i cittadini in un percorso verso nuova consapevolezza uditiva, sensibilizzando problematicadell’inquinamento acustico ma mostrando concretamenteanche l’importanza del “buon sentire”, per ricordare che il suono è una forma d’arte.