Si chiamava Pasquale Apicella il poliziotto di 37 anni morto a Napoli nel tentativo di bloccare gli autori di una rapina in banca.
L’auto degli agenti della pattuglia del commissariato di Secondigliano, all’altezza di Calata Capodichino, ha cercato di arrestare la fuga della vettura sulla quale si trovavano i due autori del colpo, ma è stata travolta dall’auto. Apicella è morto, mentre il collega che si trovava in auto con lui è rimasto ferito. Feriti anche i due rapinatori nello scontro e sono stati bloccati.
Il furto in banca è avvenuto in via Abate Minichini. Dopo un breve inseguimento, la polizia ha creato una sorta di posto di blocco in via Calata Capodichino, ma all’alt i malviventi non hanno arrestato la corsa. Un’azione a tenaglia che doveva terminare con gli arresti dei malviventi e che si è conclusa con la morte di un agente di polizia. Due malviventi sono stati arrestati: sono rom, residenti nel campo nomadi di Giugliano in Campania, in provincia di Napoli. Il terzo componente della banda è ora ricercato dalla polizia. L’auto utilizzata dai banditi bloccati la scorsa notte a Napoli aveva una targa sovrapposta ed il telaio punzonato. Si trattava evidentemente di una vettura rubata. Nel violento impatto con la volante della Polizia il motore della vettura è stato sbalzato fuori.
Pasquale Apicella lascia la moglie e due figli, di 6 anni ed uno di pochi mesi. In Polizia dal dicembre dal 2014, è stato prima all’ufficio del personale della Questura di Milano. Dal giugno 2016 ha lavorato al commissariato Trastevere e dall’ottobre 2017 era a Napoli, prima al commissariato Scampia e successivamente, dal dicembre 2019, al commissariato di Secondigliano.