Il Tribunale di Sorveglianza di Sassari ha disposto la scarcerazione di Pasquale Zagaria, l’imprenditore recluso al 41 bis legato al clan dei Casalesi, fratello del superboss Michele Zagaria. La decisione è stata presa dai magistrati anche a causa dell’indisponibilità da parte delle strutture sanitarie dell’isola di poter garantire al detenuto la prosecuzione dell’iter diagnostico e terapeutico di cui ha bisogno a causa di una grave patologia. Il boss, spiega il magistrato nel provvedimento, ha avuto un tumore e avrebbe dovuto “sottoporsi al follow-up diagnostico e terapeutico”. Solo che l’ospedale più vicino al penitenziario di Sassari, dove è detenuto al 41bis, è diventato un centro Covid. Inoltre, la patologia lo espone maggiormente al rischio di contagio.
Il 61enne è stato dunque trasferito in una residenza nel bresciano dove risiede la moglie: è lì che sconterà la pena ai domiciliari e potrà sottoporsi alla chemioterapia.
Pasquale Zagaria, 60 anni, detto “Bin Laden”, considerato la mente economica del clan dei casalesi, poichè fu lui a trasferire il centro finanziario dell’organizzazione a Parma. Catturato nel 2011 dopo anni di latitanza, condannato a 20 anni di carcere nel 2007, sconterà una pena di 5 mesi agli arresti domiciliari.