• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
venerdì, 12 Settembre, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Perchè Vittorio Feltri non teme che il suo nome sia cancellato dall’albo dei giornalisti?

Luciana Esposito di Luciana Esposito
22 Aprile, 2020
in In evidenza, News
0
Perchè Vittorio Feltri non teme che il suo nome sia cancellato dall’albo dei giornalisti?
Share on FacebookShare on Twitter

276562-thumb Non si placano le polemiche in merito alle affermazioni dal tono marcatamente discriminatorio in più circostanze espresse dal giornalista lombardo Vittorio Feltri, direttore del quotidiano “Libero”, rivolte ai meridionali.

ADVERTISEMENT

In particolare, ospite della trasmissione di Rete 4 “Fuori dal coro”, condotta da Mario Giordano, andata in onda ieri, martedì 21 aprile, Feltri ha rivolto un altro attacco duro al popolo del Sud, dopo le recenti dichiarazioni di De Luca rivolte alla Lombardia per la gestione dell’emergenza: “molta gente che è nutrita da un sentimento di invidia, rabbia nei nostri confronti perché subisce una sorta di complesso di inferiorità. Io non credo ai complessi di inferiorità ma credo che i meridionali, in molti casi, siano inferiori”.

Infine commentando le parole di De Luca, che nei giorni scorsi aveva annunciato di essere pronto a chiudere i confini campani per arginare le possibili “corse in avanti” da parte di Regioni con alto tasso di contagi da coronavirus. “Credo che nessuno di noi abbia voglia di trasferirsi in Campania. Io non ce l’ho con la Campania! Sto semplicemente dicendo perché dovremmo andare in Campania? A fare che cosa? I posteggiatori abusivi? Non credo sia al vertice delle nostre ambizioni un’occupazione simile. Mentre i campani, e il dato è di 14 mila ogni anno, vengono a Milano a farsi curare. Vuol dire che Milano e la Lombardia non fanno loro così schifo“.

 Il presidente dell’Ordine Nazionale dei giornalisti, Carlo Verna, ha scritto una lettera di scuse al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, esortando l’intervento del Consiglio di disciplina dell’ordine della Lombardia – al quale Feltri è iscritto – per sanzionare la violazione del codice deontologico giornalistico.
Eppure, per sua stessa ammissione, Feltri non teme affatto una sanzione disciplinare: in un recente tweet, infatti, ha affermato che “Le scuole di giornalismo non servono a niente, l’Ordine dei giornalisti è un ente dannoso” per poi aggiungere “Meno male che esistono i giornalisti altrimenti sarei morto di fame”.
Perchè Vittorio Feltri non teme che il suo nome venga cancellato dall’albo dei giornalisti?
Consultando il sito dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, a carico del direttore di Libero, emergono due provvedimenti disciplinari.
Nell’aprile del 2008, Feltri fu radiato dall’albo dei giornalisti per aver pubblicato sul suo giornale le immagini di bambini, usate dai pedofili.  A Feltri era stato contestato il seguente addebito:
“Aver disposto, nella sua qualità di direttore di «Libero», la
pubblicazione alla pagina 3 dell’edizione del 29 settembre 2000 del
quotidiano di sette fotografie impressionanti e raccapriccianti di
bambini ricavate da un «sito pornografico reso disponibile dai
pedofili  russi», e di una ottava fotografia a pagina 4 (raffigurante
«una scena di violenza tratta dal video di pedofilia sequestrati dalla
magistratura»), fotografie che appaiono tutte contrarie al buon costume
e tali, «illustrando particolari raccapriccianti e impressionanti», «da
poter turbare il comune sentimento della morale e l’ordine familiare». La
pubblicazione delle 8 fotografie integra la violazione degli articoli
2 e 48 della legge m. 69/1963 sull’ordinamento della professione
giornalistica in relazione all’articolo 21 (VI comma) della
Costituzione e all’articolo 15 della legge n. 47/1948 sulla stampa”.
Com’è possibile, dunque, che Feltri non solo svolga ancora la professione di giornalista, ma che possa ancora perseverare nella violazione del codice deontologico?
A gettare un prezioso salvagente al giornalista lombardo, in quel frangente, fu il Consiglio nazionale dell’ordine che modificando il giudizio dell’Ordine della Lombardia che aveva deciso la radiazione, gli ha comminato la sanzione della censura. Lo scrutinio segreto diede il seguente esito: 46 voti a favore, 42 contrari e una scheda bianca. In sostanza, il consiglio nazionale fu chiamato a valutare, in alternativa alla radiazione decisa dall’Ordine di Milano, la proposta della Commissione ricorsi che era stata di un anno di sospensione, e altre proposte di sospensione più lievi e poi la proposta di censura. Secondo lo statuto dell’Ordine, si inizia la votazione a scrutinio segreto dalla proposta più lieve, quindi in questo caso dalla censura che è passata alla prima
votazione con 46 voti a favore contro 42 contrari.
Per gli stessi fatti (la pubblicazione di foto di bimbi violentati) Vittorio Feltri ha patteggiato davanti al Tribunale di Monza una condanna a due mesi di reclusione poi commutata in pena pecuniaria. Feltri, inoltre, ha risarcito il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia riconoscendo di averlo diffamato, e ha pagato anche le spese legali.
L’accusa penale riguardava la violazione dell’articolo 15 della legge  n. 47/1948 sulla stampa (la pubblicazione, appunto, di foto impressionanti e raccapriccianti).
A marzo del 2010, Vittorio Feltri, all’epoca direttore de “Il Giornale”, fu sospeso per sei mesi per gli articoli pubblicati sul caso Boffo, delle accuse infondate rivolte a Gianfranco Fini e per aver consentito al giornalista Renato Farina di continuare a firmare articoli dopo la radiazione dall’albo.
Una vicenda passata alla storia come “Metodo Boffo” perchè confezionato da Feltri per distruggere la carriera di Dino Boffo, direttore di “Avvenire”.
Tra agosto e settembre 2009, dopo aver scritto alcuni editoriali contro il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Boffo fu accusato su il Giornale da Vittorio Feltri, che pubblicò una presunta informativa della polizia in cui Boffo era indicato come un “noto omosessuale”, querelato da una signora di Terni che aveva ricevuto telefonate sconce e offensive e intimidazioni, perché lasciasse il marito che aveva una relazione con Boffo.
Il direttore di Avvenire definì una “patacca” la documentazione pubblicata sul Giornale (che fu smentita anche dal gip di Terni), ammettendo invece di aver pagato un’ammenda per il reato di molestia alle persone, per una vicenda causata però da altri e cioè, da un giovane che tuttavia, nel frattempo, era morto.
A settembre dello stesso anno, Boffo si dimise dall’incarico di direttore di “Avvenire”, mentre la sospensione di Feltri fu ridotta da sei a tre mesi.

L’espressione “metodo Boffo” è da allora entrata nel gergo della politica italiana, diventando sinonimo di “macchina del fango”.

“Mi dispiace di non essere un prete pedofilo o almeno un semiprete omosessuale o un conduttore di sinistra, ma di essere semplicemente un giornalista che non può godere, quindi, della protezione dei vescovi, nè diventare un martire dell’informazione – affermò Feltri quando apprese della sua sospensione – se a Brachino hanno rifilato due mesi di sospensione per aver mostrato i calzini celesti di un magistrato, non stupisce che a me ne abbiano rifilati sei per aver osato parlare di Boffo dalla cintola in giù”.
Renato Farina, dal suo canto, ha ammesso di aver collaborato, quando era vicedirettore di Libero, con i Servizi segreti italiani, fornendo informazioni e pubblicando notizie false in cambio di denaro.
ADVERTISEMENT
Prec.

VIDEO-Mattarella nomina Alfiere della Repubblica una bambina di 9 anni: ecco perchè

Succ.

Coronavirus, all’ospedale Betania di Ponticelli supporto psicologico per i pazienti

Può interessarti

Un nuovo amore sancisce la nascita dell’alleanza tra i Formicola e i D’Amico di Ponticelli
Cronaca

Ponticelli: la separazione tra Tonino Fraulella e ‘a cipolla sancisce la rottura tra i D’Amico e le Scarallo

11 Settembre, 2025
«Non siamo una discarica sociale»: le famiglie dell’ex Motel Agip occupano il comune per protesta contro lo sgombero
In evidenza

«Non siamo una discarica sociale»: le famiglie dell’ex Motel Agip occupano il comune per protesta contro lo sgombero

11 Settembre, 2025
Salta il convegno “Falafel e democrazia” a Capodimonte: polemiche per la presenza di Olmert
News

Salta il convegno “Falafel e democrazia” a Capodimonte: polemiche per la presenza di Olmert

11 Settembre, 2025
Reazioni dell’Europa alla guerra a Gaza: tra sanzioni, divisioni e pressioni politiche
Fratelli d'Italia

Reazioni dell’Europa alla guerra a Gaza: tra sanzioni, divisioni e pressioni politiche

10 Settembre, 2025
Secondo attacco alla Freedom Flotilla: la protesta internazionale si intensifica
Fratelli d'Italia

Secondo attacco alla Freedom Flotilla: la protesta internazionale si intensifica

10 Settembre, 2025
Foto di un richiedente asilo diffusa sui social: il caso Borrelli e il nodo tra cronaca, dignità e diritti
In evidenza

Foto di un richiedente asilo diffusa sui social: il caso Borrelli e il nodo tra cronaca, dignità e diritti

10 Settembre, 2025
Succ.
EMERGENZA SOVRAFFOLLAMENTO ALL’OSPEDALE VILLA BETANIA

Coronavirus, all'ospedale Betania di Ponticelli supporto psicologico per i pazienti

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

EuroBrico, l’evoluzione di un’eccellenza italiana tra territorio, tecnologia e soluzioni per la casa 

EuroBrico, l’evoluzione di un’eccellenza italiana tra territorio, tecnologia e soluzioni per la casa 

di Redazione Napolitan
12 Settembre, 2025
0

Da oltre trent’anni, EuroBrico rappresenta un autentico punto di riferimento nel mondo dell’home improvement e del Fai-Da-Te in Italia. Nata come impresa familiare, l’azienda...

Un nuovo amore sancisce la nascita dell’alleanza tra i Formicola e i D’Amico di Ponticelli

Ponticelli: la separazione tra Tonino Fraulella e ‘a cipolla sancisce la rottura tra i D’Amico e le Scarallo

di Luciana Esposito
11 Settembre, 2025
0

La relazione tra il boss Antonio D'Amico, attualmente detenuto, nonché fondatore dell'omonimo clan operante nel Parco Conocal di Ponticelli, e...

Terremoto Amatrice, i vigili urbani di Napoli donano 18mila euro

Ponticelli, sequestrata discarica abusiva

di Redazione Napolitan
11 Settembre, 2025
0

 Una vasta area comunale situata in via Ponticelli, nel quartiere napoletano di Ponticelli, è stata posta sotto sequestro dopo che...

Roma: sms a un amico dopo l’aborto sventa il suicidio di una 24enne

Domenica 14 settembre, a piazza del Gesù, Telefono Amico per la Giornata Prevenzione del Suicidio

di Redazione Napolitan
11 Settembre, 2025
0

  Il suicidio è una delle principali cause di morte nel mondo, ma è anche una delle più prevenibili. Parlare del...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?