Il periodo che l’Italia sta attraversando sotto il punto di vista economico, è sicuramente del tutto straordinario. Di cambiamenti nel nostro Paese ne sta portando diversi. Se da un lato il business si è dovuto adeguare ad un popolo di consumatori letteralmente chiuso in casa, sia come tipo di prodotti che come modalità di commercio, dall’altra sono in tanti ad aver avviato attività come il trading e l’investimento in borsa, facendo aumentare le compravendite in questo settore.
Protagonista indiscusso dei giornali e delle discussioni di tutti è il Coronavirus, che ha generato quella che possiamo chiamare una dilagante psicosi (giustificata o meno è un parere a discrezione del singolo) che ha portato, come effetto, un generale “consumismo compulsivo”. È possibile sostenere che questa tendenza si manifesti oggi anche nel mercato finanziario? Le domande, i dubbi e le paure dei trader sono moltissime: ci si domanda se conviene vendere tutto ed aspettare e se ci sia qualche settore sul quale puntare.
La verità è che il mondo, anche in tempi di Coronavirus, non si è proprio del tutto fermato e questo, di conseguenza, significa che le compravendite in borsa continuano. Ma dove conviene investire oggi? In ogni caso secondo il sito investireinborsa.org è opportuno riflettere bene, non dare nulla per scontato e utilizzare sempre e solo piattaforme sicure ed affidabili per farlo.
Dove conviene investire ai tempi del Coronavirus?
Come i più esperti già sanno benissimo non sono soli i fattori economici a influire sui commerci e quindi sul mercato della finanza, ma anche questioni sociali e stati di emergenza, come questo che l’Italia sta attraversando oggi. Il Coronavirus è di certo un fenomeno che ha cambiato (a tempo determinato o meno, è discutibile) la società: la paura dei contagi, il consumismo compulsivo, la psicosi hanno di fatto determinato un trend positivo per alcuni settori e negativo per altri.
I comparti dove probabilmente è vantaggioso investire oggi sono sicuramente tutti quelli che hanno aumentato le vendite in questo periodo e a cui in generale la popolazione guarda. È il caso del settore farmaceutico, del settore industriale dei servizi pubblici e di intrattenimenti “domestici” come i social, Facebook in primis.
Il settore farmaceutico
Il settore farmaceutico è sicuramente scontato per tanti, dopotutto di mascherine e disinfettanti se ne stanno consumando parecchi e si parla di beni che sono quasi introvabili. Il consumo è aumentato non solo in realtà, però, per questo specifico genere di prodotti ma anche per tutti i farmaci in generale: come se le persone volessero farne riserva “per sicurezza”, a prescindere che possano essere utili per i sintomi del virus o meno.
Servizi pubblici, come Enel e compagnie simili
Le persone ai tempi del Coronavirus stanno a casa, mangiano, guardano la tv e svolgono tutte attività qui. Questo vuol dire che i consumi di elettricità e luce sono sicuramente aumentati. A “beneficiare” di questo saranno quindi ovviamente compagnie come l’Enel o di erogazione di energia elettrica. La tendenza dovrebbe essere quindi al rialzo e di conseguenza l’acquisto di titoli di società come Enel sicuramente una buona occasione d’acquisto.
Social Network
Quando si sta chiusi in casa si cerca di intrattenersi come si può e i social network sono proprio quello che ci vuole per farlo e per cercare quella socializzazione che non si può avere nel mondo reale. Ecco, quindi, che i titoli di Facebook, Instagram e portali simili probabilmente sono destinati ad andare sempre più su. D’altronde Facebook è anche un modo come un altro per informarsi e leggere aggiornamenti sia relativi alla situazione Coronavirus nella propria regione ed in Italia, sia per avere le notizie generali.
Quali sono i settori da abbandonare? Quali titoli vendere?
Se ci sono settori che con il virus in circolazione stanno andando “forte” ce ne sono altri invece che stanno subendo un calo drastico e che probabilmente nei prossimi mesi, purtroppo, resteranno congelati. È ad esempio il settore dei viaggi. Anche quando la quarantena terminerà difficilmente si faranno poi questi grandi spostamenti: un po’ per paura e un po’ per i problemi economici che questo fermo generale ha causato.
Si tenderà a godersi le ferie a casa o nei dintorni. Sicuramente quindi il business legato al settore viaggi ne risentirà e così i titoli delle aziende del settore. Per lo stesso motivo sono da vendere o da evitare titoli come ad esempio di Autogrill, visto che avremo autostrade “scariche”, e le compagnie ed i tour operator che viaggiano soprattutto su Paesi Stranieri. Con il settore viaggi, anche il mercato dello sport in questo momento è fermo, ecco perché eventuali titoli di squadre sono da vendere.