Nonostante le rigide normative imposte per prevenire il contagio da coronavirus, continua ad aumentare il numero dei cittadini positivi al Covid-19 nella periferia orientale di Napoli.
La giornata odierna, infatti, è stata introdotta dalla notizia della morte di un cittadino di Ponticelli, deceduto dopo aver contratto il Covid-19. Nei giorni scorsi, alti due parenti dell’uomo erano deceduti.
Nonostante ciò, lungo le strade del quartiere di Napoli est, continua a registrarsi la presenza di troppe persone e di pericolosi assembramenti.
In particolare, nel quartiere Ponticelli, a tenere banco è un vero e proprio giallo legato a quello che potrebbe rivelarsi un possibile focolaio.
Nei giorni scorsi, i residenti di Caravita, frazione del vicino comune di Cercola, hanno sollecitato l’intervento dell’Asl, per segnalare il dipendente di una macelleria che, in effetti, è risultato positivo al Covid-19. Il giovane, residente a Ponticelli, abita in una strada confinante proprio con il comune di Cercola, dove è stata più volte segnalata la presenza di diversi contagiati.
A destare particolare allarmismo è il continuo verificarsi di assembramenti lungo questa strada di Ponticelli, al confine con Cercola, tra i quali anche persone risultate positive al Coronavirus che dovrebbero obbligatoriamente rispettare la quarantena e che, invece, trascorrono le loro giornate all’aria aperta ed entrando in contatto con altre persone.
Il sindaco di Cercola, Vincenzo Fiengo, preoccupato per la situazione di promiscuità che si sta venendo a creare, in virtù del fatto che questi soggetti non di rado sono stati avvistati a passeggio per le strade di Cercola e in fila per fare la spesa nei supermercati dello stesso comune, dallo scorso sabato sta interloquendo con il presidente della VI Municipalità e con l’assessore alla salute pubblica del comune di Napoli, per sollecitare un necessario e tempestivo intervento, richiamando l’attenzione delle istituzioni su una situazione che rischia di rivelarsi una vera e propria bomba ad orologeria.
Più controlli da parte delle forze dell’ordine: questo è quanto sta sollecitando a gran voce il primo cittadino del comune vesuviano, anche richiedendo il presidio dell’esercito nella zona che rischia di diventare un vero e proprio focolaio, al fine di salvaguardare la salute degli abitanti di Cercola, ma anche dei ponticellesi.
La VI Municipalità, nella quale convergono i quartieri Ponticelli, Barra e San Giovanni a Teduccio, il seguito alle dimissioni del comandante della polizia municipale, Enrico Fiorillo, sta attraversando una situazione di difficoltà in termini organizzativi, aggravata dall’esiguo numero di caschi bianchi e di volanti a copertura del territorio. Una situazione deficitaria che lascia il territorio sguarnito e rende difficile garantire controlli costanti e tempestivi e che paradossalmente avvantaggia la condotta di chi non intende rispettare le normative anti-contagio.
Un deficit di sicurezza che rischia di eludere l’egregio lavoro svolto, di contro, dalla polizia municipale di Cercola che, oltre a pattugliare le strade del comune, controlla costantemente le generalità delle persone in fila all’esterno dei supermercati, allontanando i residenti negli altri comuni, così come previsto dalle vigenti normative.
Per questa ragione, il sindaco Fiengo invoca l’impiego dei militari dell’esercito per sventare una situazione di accertato pericolo.
Un presidio stabile dell’esercito lungo quella strada, al momento, appare l’unica soluzione concreta da poter attuare nel minor tempo possibile per evitare il contagio di massa.
L’auspicio del primo cittadino di Cercola è che la risposta del comune di Napoli sia tempestiva e risolutiva.